Budel si racconta: «Suazo? In quell’Inter c’era troppa gente. Milito aveva un’intelligenza calcistica fuori dalla norma» | OneFootball

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·25 novembre 2025

Budel si racconta: «Suazo? In quell’Inter c’era troppa gente. Milito aveva un’intelligenza calcistica fuori dalla norma»

Image de l'article :Budel si racconta: «Suazo? In quell’Inter c’era troppa gente. Milito aveva un’intelligenza calcistica fuori dalla norma»

Budel, ex centrocampista del Cagliari e del Parma, ha rilasciato alcune dichiarazioni su David Suazo e non solo

Alessandro Budel è intervenuto nell’ultima puntata di Doppio Passo Podcast, soffermandosi sulla carriera di David Suazo. L’ex centrocampista di Cagliari e Parma ha ricordato l’attaccante honduregno, ripercorrendo anche il suo passaggio all’Inter.

Il ricordo su Suazo all’Inter Budel ha spiegato le ragioni per cui, a suo avviso, Suazo non riuscì a imporsi con la maglia nerazzurra, nonostante le qualità mostrate negli anni precedenti.


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SUAZO E MILITO – «Ci sono dei giocatori che hanno delle grandi qualità, per esempio Suazo aveva una velocità assurda. Io gli dicevo sempre che avrebbe fatto molti più gol se avesse deciso di partire prima del lancio. Gli dicevo “dimmi dove te la devo lanciare, fai un contromovimento” e lui rispondeva sempre “no, tu lancia la palla e poi ci arrivo”. Il fatto è che ci arrivava sempre, era un giocatore impressionante. Milito non aveva queste qualità, ma aveva un’intelligenza calcistica fuori dalla norma. Sterzava lentamente, la faceva sempre quella sterza, ma passava sempre: era un giocatore molto intelligente».

GLI ANNI ALL’INTER – «Si, secondo me in quell’Inter c’era troppa gente, però secondo me David aveva questo problema suo di indolenza. Quella squadra ha vinto la Champions e lui era adattato a fare l’esterno sinistro: da punto di vista mentale lui era un po’ così, lì doveva mettersi un pochino più a disposizione. Diciamo che questa qualità, un po’ più a livello di testa, a lui mancava. Doveva fare quealche movimento in più e non vivere di questa sua presunzione, sapeva di avere delle qualità di giocatore sopra alla media. Io con lui ho visto far fatica qualsiasi difensore, secondo me quello è stato il suo limite, avrebbe potuto fare 20 gol all’anno anche all’Inter!».

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