Calcio e Finanza
·26 décembre 2025
Bye bye Boxing Day: mai così poche partite di Premier il 26 dicembre da 43 anni

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·26 décembre 2025

Bye bye Boxing Day, verrebbe quasi da dire. Quest’anno la tradizione calcistica più amata delle festività inglesi si riduce al minimo storico: una sola partita di Premier League in programma il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. A scendere in campo saranno Manchester United e Newcastle United, nell’unico match previsto, un’anomalia che non si vedeva da oltre quarant’anni.
Il calendario, quest’anno particolarmente penalizzante, spiega il ridimensionamento. Il Boxing Day cade infatti di venerdì e la Lega inglese ha deciso di concentrare la maggior parte delle gare nei giorni immediatamente successivi, il 27 e il 28 dicembre. Una scelta che porta il numero di partite disputate nel giorno simbolo delle feste al livello più basso negli ultimi 43 anni.
Alla base della decisione ci sono le difficoltà sempre maggiori nel costruire il calendario stagionale. In una nota diffusa nelle scorse settimane, la Premier League ha richiamato l’impatto dell’espansione delle competizioni europee per club, che ha costretto a una revisione complessiva della programmazione nazionale. Una revisione che ha coinvolto anche altre manifestazioni storiche come la FA Cup.
Nonostante il formato resti invariato – 380 partite complessive come avviene dal 1995 – il campionato è stato compresso in 33 fine settimana, meno rispetto al passato. Gli accordi televisivi impongono che le gare si disputino in quei weekend specifici, lasciando solo cinque turni infrasettimanali disponibili. Da qui la necessità di spostare gran parte del turno festivo oltre il 26 dicembre.
La Lega ha comunque rassicurato tifosi e addetti ai lavori: si tratta di un’eccezione legata alla conformazione del calendario. Già dalla prossima stagione, quando il Boxing Day cadrà di sabato, è previsto il ritorno a un programma più ricco e distribuito su più campi.
Resta però il segnale di un calcio sempre più stretto nella morsa degli impegni. Il Boxing Day, da decenni simbolo di stadi pieni e atmosfera natalizia, paga il prezzo di calendari congestionati e competizioni in continua espansione, con il rischio che anche le tradizioni più radicate debbano adattarsi alle nuove esigenze del sistema.









































