Cagliarinews24
·2 décembre 2024
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Pierluigi Carta ha toccato diversi temi tra passato, presente e futuro durante la trasmissione “Videolina Sport”. Il direttore sportivo ed organizzativo del settore giovanile del Cagliari ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni su Zito Luvumbo, Adam Obert e non solo. Le sue parole:
SITUAZIONE DEL CAGLIARI – «La situazione attuale del Cagliari non è casuale, è una squadra che ha un senso di coesione, compattezza e consapevolezza che poi si rispecchiano nella classifica. Nell’ultima partita, ma anche nelle altre recenti, si è vista la prestazione! Penso che i risultati delle altre siano indicativi nel dire quello che i rossoblù hanno fatto nelle ultime uscite, anche la stessa vittoria del Genoa (con l’Udinese n.d.r.)».
DAVIDE NICOLA – «L’esempio del turnover che l’allenatore del Cagliari fa è quello rappresentato da Mattia Felici, il quale è stato impiegato ed ha ripagato la sua fiducia. Penso che abbia sentito il senso di responsabilità e che Nicola non fa pesare ma che i giocatori sentono. Lui l’ha ripagato al di là del cross ha fatto una prestazione eccellente. Lui è un mister capace di gestire il gruppo e far sentire importanti tutti i giocatori, a tutti crea l’aspettativa di giocare, cosa che si è visto anche nelle scelte che ha fatto con l’Hellas Verona; ha grande merito!».
IL RITIRO – «Nicola ha dichiarato a chiare lettere quale sia stata l’utilità del ritiro (ad Assemini n.d.r.), ha unito il gruppo e lo staff. Lui l’ha battezzato in maniera assolutamente utile, cosa che si è vista poi dai risultati: la vittoria a Parma ed il pareggio con la Juventus, cose non casuali. E’ stato fatto con cognizione di causa ed il primo a sposarlo è stato lo stesso Nicola. Lui convolge tutti, lo fa con il suo staff come lo fa con i ragazzi, questa è la sua forza. Non parla mai al singolare perché crede i tutti».
LUVUMBO ED OBERT – «Al di là delle due operazioni parliamo di due ragazzi forti, anche Obert l’ha dimostrato – in un ruolo che non è propriamente il suo – nel corso delle ultime uscite anche per opera di mister Nicola. Oltre all’aspetto tecnico sono due giocatori con dei valori morali non indifferenti».
L’ARRIVO DEL DIFENSORE SLOVACCO – «Obert era vicino alla scadenza di contratto e tante squadre erano interessate a lui ma la sua parola è prevalsa su tanti aspetti. Sappiamo tutti che un giocatore in scadenza può farsi ingolosire dalle proposte ma la sua stretta di mano valse tanto. Penso che le sue qualità morali le stiamo mostrando anche ora, quando subentra, perché è una cosa che non è mai facile, riesce a dare il suo contributo in modo forte e deciso».
ACQUISTO DELL’ATTACCANTE ANGOLANO – «L’Angola è una colonia portoghese e ringrazio il presidente perché mi fece fare questa operazione per un ragazzo sconosciuto per un ragazzo che noi vedemmo nel mondiale under 17. Era difficile poterlo vedere dal vivo in Angola e conoscerlo perché questo era a cavallo con il periodo del Covid. E’ stata una trattativa per la quale ringrazio ancora il presidente Tommaso Giulini, lo prendemmo perché era adatto al 4-3-3 di Di Francesco, era giovane e ci serviva per fare la coppia. Purtroppo poi le cose cambiarono ma il suo valore l’ha espresso, è un ragazzo con integrità morale. Lui ha avallato tutte le scelte che la società ha fatto per lui, dal prestito al Como al tornare al Cagliari a gennaio per poi essere aggregato alla Primavera».
CARATTERE DI LUVUMBO – «Non ha mai battuto ciglio allenandosi su un campo in erba sintetica, è un ragazzo di un’umiltà disarmante ed anche lui ora sta dimostrando i suoi valori. l suo contributo penso che l’abbia dimostrato tanto nella partita di Genova quanto venerdì con l’Hellas Verona. Amore dei tifosi? Lui è un ragazzo bizzarro e pittoresco, è un ragazzo simpaticissimo ed anche abbastanza timido e riservato. Nel mirino degli arbitri? Si, è vero, gli fischiano pochi falli ma anche gli avversari ora se noti l’hanno messo nel mirino. Viene spesso e volentieri raddoppiato e nella partita contro il Genoa penso sia stata fatta una grande partita dal portiere avversario (Leali n.d.r.). Deve migliorare l’aspetto della simulazione!».
AUGELLO – «Penso che la sua forza sia continuità, è un ragazzo costante che il suo contributo lo da sull’aspetto tecnico. E’ capace di prendere l’iniziativa ed essere determinante, sa fare i cross in corsa che non è da tutti. Lui il contributo però lo dà anche a livello morale, è uno di quelli che amalgama il gruppo. Bisogna considerare che un giocatore che ha fatto tutta la trafila, arrivando dalla Serie C fatta con la Giana Erminio. Ha fatto tanto sacrificio ed ha la cultura del lavoro!».
SERIE A 24-25 – «La classifica è una cartina tornasole importante, essere a 14 punti lo è per il Cagliari, ibilanci non si fanno a novembre chiaramente perché la strada è ancora lunga. La cosa importante sono le prestazioni, probabilmente l’unica partita che abbiamo sbagliato è stata quella con l’Empoli! Siamo stati fedeli alle prestazioni come ha detto lo stesso Davide Nicola ma dopo quella sfida siamo andati a fare 4 punti in due trasferte importanti (Parma e Juventus n.d.r.). Questo è indicativo dell’indirizzo e della forza che ha questo gruppo del Cagliari!».