Calcio e Finanza
·2 février 2025
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·2 février 2025
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea infligge un nuovo colpo alla FIFA. Dopo la sentenza sul caso Diarra, che porterà a una revisione delle regole sui trasferimenti dei calciatori, arriva un’altra decisione significativa contro il sistema costruito nel corso degli anni dal massimo organo del calcio mondiale.
Come riporta l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, l’Avvocata Generale della Corte Ue, Tamara Capeta, nelle sue conclusioni riguardo alla controversia tra il club belga Royal Seraing e il fondo di private equity maltese Doyen Sports, ha affermato che le decisioni arbitrali del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) devono poter essere sottoposte a un controllo giurisdizionale completo da parte dei tribunali nazionali, in modo da verificare la conformità delle normative FIFA con il diritto dell’Unione Europea. Questo significherebbe che gli operatori del settore sportivo avrebbero la possibilità di ricorrere ai giudici nazionali anche dopo una decisione definitiva del Tas di Losanna.
«Tale pronuncia non rappresenta una sentenza definitiva, ma un parere non vincolante dell’Avvocata Generale – chiarisce l’avvocato Alberto Porzio dello Studio LegisLAB, esperto in diritto sportivo –. La Corte di Giustizia dell’Ue si esprimerà nei prossimi mesi e potrebbe anche prendere una posizione differente».
«I giudici nazionali, in caso il giudizio fosse confermato – prosegue Porzio –, avrebbero la possibilità di effettuare un controllo giurisdizionale completo sulla conformità al diritto Ue delle decisioni arbitrali del Tas. Negli ultimi anni, la Corte di Giustizia ha mostrato una tendenza a riconsiderare alcuni principi fondamentali del sistema calcistico internazionale, come già avvenuto con il celebre caso Bosman».