Cassano: «Show Napoli, in finale di Supercoppa poteva fare 10 gol. Conte un tecnico speciale» | OneFootball

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·26 décembre 2025

Cassano: «Show Napoli, in finale di Supercoppa poteva fare 10 gol. Conte un tecnico speciale»

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Cassano: «Show Napoli, in finale di Supercoppa poteva fare 10 gol. Conte un tecnico speciale». Le parole dell’ex fantasista

Il Napoli guidato da Antonio Conte ha trionfato in Supercoppa Italiana. Durante l’ultima puntata del podcast Viva el FutbolAntonio Cassano ha espresso un giudizio entusiasta sulla compagine azzurra, definendo la prestazione offerta in finale come un vero e proprio manifesto di superiorità tecnica e tattica.

Secondo l’ex fantasista, il divario in campo è stato netto: «È stato uno show del Napoli. Nei novanta minuti è stata la partita più bella vista finora. Potevano fare dieci gol senza subire nulla». Al centro di questa macchina perfetta spicca la figura di Rasmus Højlund, autore di una prova definita “devastante”. Cassano ha tracciato un parallelismo tra l’attaccante danese e il miglior Lukaku dell’era interista, evidenziando come la cura Conte stia trasformando il giocatore: «Conte ha isolato il centrale del Bologna contro di lui. Sto rivedendo il Lukaku dei giorni migliori: appoggia palla e partono i razzi, oppure nell’uno contro uno distrugge l’avversario».


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L’analisi si è poi spostata sulla crescita collettiva della rosa, sottolineando come ogni singolo interprete stia superando i propri standard precedenti:

  • Højlund: «Era già forte all’Atalanta, ma oggi fa cose che lì non faceva. Ora protegge palla, si muove meglio, scarica con qualità. L’azione di tacco per Spinazzola è meravigliosa».
  • Neres: Descritto come un calciatore «di altissimo livello» capace di integrare nuove soluzioni al proprio repertorio sotto la guida del tecnico leccese.
  • Politano: Citato come simbolo della metamorfosi tattica, trasformato da ala pura a esterno a tutta fascia capace di coprire entrambe le fasi.
  • Lobotka: Definito «speciale» per la sua capacità di giocare costantemente a due tocchi e dettare i ritmi della manovra senza mai perdere il possesso.

La conclusione di Cassano non lascia spazio a dubbi sulla candidatura del Napoli per i massimi traguardi: «Conte è speciale e questo Napoli lo è altrettanto. Pensavo Antonio fosse forte, ora è di altissimo livello facendo cose nuove». Una certificazione di qualità per una squadra che, oltre ai trofei, sembra aver trovato un’identità dominante e in costante evoluzione.

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