Calcionews24
·1 octobre 2025
Champions League, il gesto tifosi del Galatasaray: ecco cosa è successo nella sfida contro il Liverpool

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·1 octobre 2025
Il Galatasaray ha superato il Liverpool per 1-0 nella fase a gironi di Champions League, grazie a una rete decisiva dell’attaccante argentino Mauro Icardi, ex Inter e PSG, che ha confermato il suo ruolo di leader offensivo della squadra turca. Ma a catturare l’attenzione non sono stati soltanto i protagonisti in campo: sugli spalti, i tifosi del club di Istanbul hanno esposto numerosi striscioni a sostegno della causa palestinese, trasformando la partita in un evento dal forte impatto politico e mediatico.
Tra i messaggi più visibili comparsi allo stadio Rams Park: “L’umanità ha perso coscienza a Gaza”, “Lasciate vivere i bambini a Gaza” e “Liberate la Palestina”. Una presa di posizione che ha riacceso il dibattito internazionale sul ruolo del calcio come spazio di espressione politica e sociale.
Parallelamente, cresce la pressione su UEFA e FIFA riguardo alla possibile esclusione di Israele dalle competizioni internazionali. Diverse federazioni calcistiche, tra cui quella spagnola, turca e norvegese, hanno chiesto una decisione rapida, mentre anche la Football Association inglese segue con attenzione gli sviluppi.
Il presidente UEFA Aleksandr Ceferin, noto per la sua linea prudente, aveva dichiarato già ad agosto: “Gli atleti devono poter competere, il resto va trattato in altro modo”. Una posizione che lascia intendere cautela in vista della riunione del Comitato Esecutivo UEFA, fissata per il 3 dicembre, considerata cruciale per il futuro del calcio israeliano nelle competizioni europee.
Il club turco, allenato da Okan Buruk, ex centrocampista della nazionale, rischia ora conseguenze disciplinari. L’articolo 16(2)(e) del regolamento UEFA stabilisce infatti che le società siano responsabili per messaggi di natura politica o ideologica diffusi dai propri sostenitori. Le sanzioni previste vanno da multe salate fino alla chiusura parziale o totale dello stadio.
Non sarebbe un precedente isolato: nel 2023 il Celtic Glasgow fu multato di 17.500 euro per l’esposizione di bandiere palestinesi, mentre il Paris Saint-Germain non ricevette alcuna punizione per la coreografia “Free Palestine” mostrata al Parc des Princes contro l’Atlético Madrid.
La vicenda Galatasaray-Liverpool dimostra ancora una volta come il calcio, oltre a essere spettacolo sportivo, resti un potente palcoscenico per messaggi politici e sociali destinati a fare il giro del mondo.
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