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·25 novembre 2025

Chivu Inter, contro l’Atletico serviranno delle risposte: individuati i problemi da correggere

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Chivu Inter, le prime indicazioni dopo l’inizio di stagione dei nerazzurri in Serie A e Champions League. Tutti i dettagli in merito

La sconfitta nel derby contro il Milan, arrivata in un momento in cui i nerazzurri sembravano aver ritrovato continuità e certezze, ha riaperto interrogativi che sembravano archiviati. Domani sera l’Inter di Cristian Chivu, tecnico romeno alla prima vera stagione da guida della squadra maggiore, tornerà subito in campo nel delicato confronto di Champions League contro l’Atletico Madrid. È un’occasione cruciale, non tanto per la classifica del girone – che resta ancora gestibile – quanto per misurare la reazione emotiva del gruppo dopo il ko subito contro i rossoneri.

L’allarme è nato dalla stessa ammissione di Chivu, che nel post-partita ha evidenziato limiti mentali già intravisti nelle ultime settimane. La frase più preoccupante, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, è arrivata poco dopo il fischio finale: domani a Madrid si capirà se l’Inter saprà reagire da squadra matura o se, al contrario, rischierà di affondare nella frustrazione generata dal derby. Una partita che dunque diventa un test psicologico prima ancora che tecnico.


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Eppure, i numeri non raccontano una crisi. Prima dello 0-1 contro il Milan, i nerazzurri avevano vinto 11 delle precedenti 12 partite, issandosi al primo posto della Serie A e alimentando la percezione di una formazione favorita per il titolo. Ora, con la caduta al quarto posto e tre punti da recuperare sulla vetta, il quadro non appare drammatico se si considera che restano oltre due terzi di campionato. Ma il problema non è la classifica: è la ricorrenza di certe mancanze.

Riaffiorano infatti, pericolosamente, i vecchi difetti dell’ultima gestione Inzaghi: blackout improvvisi, scarsa resilienza agli episodi negativi, incapacità di cambiare inerzia nelle serate difficili. Il derby ne è stato un esempio lampante. Nel primo tempo l’Inter avrebbe potuto segnare almeno una volta – due pali colpiti, un Maignan superlativo – ma nella ripresa la squadra ha abbassato la tensione, concedendo la ripartenza che ha deciso il match e non riuscendo più a costruire una vera reazione.

La scelta di Chivu di sostituire Lautaro Martinez, attaccante argentino simbolo della squadra, ha generato discussioni, ma il tecnico ha difeso la decisione rivendicandone la logica. Il punto è che i sostituti hanno inciso pochissimo: il rigore fallito da Hakan Calhanoglu è stato più frutto di un episodio casuale che di una reale supremazia nerazzurra. Persino il passaggio al 4-2-4, con l’ingresso del giovane e ancora misterioso Diouf come esterno destro, non ha creato particolari problemi alla difesa bianconera, gestita con ordine da Allegri.

Per questo Madrid diventa molto più di una partita: è un test di carattere. Il risultato, come ricorda la Gazzetta, potrebbe non essere decisivo per il cammino europeo, ma dirà moltissimo sulla tenuta mentale di una Inter che deve invertire il trend nei grandi appuntamenti. Chivu attende risposte immediate: il calendario, tra Atletico, Liverpool, Arsenal e Dortmund, non farà sconti.

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