Inter News 24
·2 novembre 2025
Conferenza stampa Zanetti post Verona Inter: «Orgoglioso dei miei, ma il giramento è enorme. Meritavamo di più»

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Al termine della sfortunata sconfitta contro l’Inter, arrivata per un’autorete nel recupero, l’allenatore dell’Hellas Verona, Paolo Zanetti, ha parlato in conferenza stampa esprimendo grande rammarico ma anche orgoglio per la prestazione dei suoi ragazzi.
SULLA PARTITA – «Il rammarico nasce dal risultato e basta. Abbiamo fatto una partita incredibile contro una squadra al top in Europa, ma gli episodi hanno fatto la differenza. Cosa posso dire a una squadra che gioca in questo modo? Sono straconvinto che meritino fiducia. Abbiamo un potenziale importante, ma quando i risultati non arrivano è difficile. Avremmo meritato di vincere almeno sette partite su nove», ha dichiarato Zanetti.
Il tecnico ha poi aggiunto: «Ci sono gli episodi, gli autogol e i piccoli dettagli che spostano gli equilibri, ma dobbiamo restare lucidi. Il nostro campionato deve iniziare adesso, serve la consapevolezza che siamo forti. Abbiamo ricevuto i complimenti da Chivu e dai giocatori dell’Inter, ma torniamo a casa con zero punti. C’è grande orgoglio, ma anche tanto giramento di scatole».
SUGLI EPISODI ARBITRALI – A proposito del contatto tra Bisseck e Giovane, Zanetti ha commentato: «Dicono che la palla va laterale, ma io sono sicuro che Giovane, con la sua velocità, sarebbe arrivato davanti al portiere. Non abbiamo perso per questo, ma per un autogol».
SUI SINGOLI – Il tecnico ha elogiato diversi giocatori: «Sono contento per Giovane, che si è sbloccato, e per Belghali, che sta dimostrando di essere un giocatore da grande squadra. Anche Bella-Kotchap è stato straordinario, non gli manca niente. Montipò? Si è riscattato, è una colonna della squadra».
SUL FUTURO – Zanetti guarda avanti con determinazione: «Il fuoco arde, è sempre acceso. I ragazzi mi seguono e credono nel lavoro. Siamo frustrati, ma dobbiamo ribellarci. Il Verona è vivo e vogliamo dimostrarlo già nel trittico decisivo che ci attende».
Un mix di delusione e consapevolezza: così il Verona di Zanetti esce dal Bentegodi, sconfitto ma più convinto della propria identità.









































