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·25 novembre 2025
💎 CorSport – Soulé si è preso la Roma: l’argentino è sempre più fondamentale

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È definitivamente sbocciato. Matias Soulé, scrive il Corriere dello Sport, si è preso la Roma: “Matías Soulé, sorriso timido e sinistro arrogante, è diventato il lampo che illumina il cammino della Roma capolista. Il miglior marcatore della squadra, il motore che accende il gioco, il perno di Gasperini: chiamatelo come volete, ma oggi è lui la freccia più affilata nella faretra giallorossa. E pensare che un anno fa, spaesato e con la valigia quasi pronta, valutava persino l’idea di cambiare aria. Adesso è l’aria che cambia quando lo vede arrivare vicino all’area di rigore.
Il capolavoro tattico parte da una precisa volontà: portarlo più vicino alla porta. Come? Aprendo una fascia destra che sembra costruita in laboratorio solo per lui. Mancini, centrale laterale destro, sale in verticale come un mediano aggiunto; Celik accompagna e sovrappone; risultato: superiorità numerica costante, marcature confuse, Soulé liberato di accentrare, puntare e colpire. Domenica a Cremona, nonostante la manovra sia passata dalla sinistra, la scena si è ripetuta come in un copione ben oliato: Mancini alto a centrocampo, Celik furboa portare via una marcatura, lui che rientra e libera il sinistro. Frustata secca, altra rete, altro pezzo della sua personale collezione stagionale.
I numeri del trascinatore parlano piuttosto chiaro. Il gol da tre punti contro il Pisa, l’assist e la rete nel 2-1 alla Fiorentina, il cioccolatino servito a Pellegrini nel derby, la rete della sicurezza col Verona e quella con la Cremonese. Non basta? Altri dati. Matías Soulé è l’unico giocatore nato dopo l’1 gennaio 2002 ad aver superato quota 20 gol in Serie A (21 in totale). E non basta: con otto gol e sette assist nel 2025, è uno dei soli sette giocatori nati dal 2003 in poi con almeno 15 partecipazioni realizzative nei top-5 campionati europei. In Italia, in questa categoria, c’è solo un altro nome: Nico Paz. A 22 anni è già un riferimento, uno che si cerca, uno che pesa. La trequarti destra? Ormai è proprietà privata, con tanto di cartello: “Vietato entrare, qui gioca Soulé”. E neanche il ritorno di Dybala potrà togliergli spazio. Semmai, potrà affiancarlo. Perché il processo di maturazione è reale: dalla mano rassicurante di Ranieri – che a gennaio lo ha tolto dal mercato quando lui stesso dubitava del proprio futuro – fino alla consacrazione definitiva con Gasperini, che lo ha guardato negli occhi e ha visto un possibile crack del campionato. In estate sono arrivate offerte, alcune anche molto importanti: niente da fare. L’argentino non voleva muoversi, la Roma non voleva cederlo, Gasperini meno che mai. E aveva ragione: oggi Soulé non è solo un talento, è un asset tecnico ed economico, un patrimonio che cresce a ogni partita.
E mentre la Roma se lo gode, in Argentina ci si domanda come mai Scaloni continui a preferire profili dal rendimento inferiore. Una mancata convocazione che brucia, sì, ma che Soulé ha trasformato in benzina: corre di più, osa di più, tira di più. Segna, soprattutto. E lo fa come sanno fare i giocatori con qualcosa in più: traiettorie morbide, colpi di classe, sinistro educato ma spietato. E che adesso sta tornando a fare gola a mezza Europa. E Massara lo sa, la prossima estate sarà il momento di respingere altri assalti delle big. Forse il talento di Mati non è ancora sbocciato del tutto, ma il bocciolo è già abbastanza bello da far sognare. Sognano i suoi tifosi in patria, sognano i romanisti che si ritrovano primi in classifica, trascinati da questo ragazzo dal passo leggero e dal tiro pesante. Sognano tutti. Perché Matías Soulé, oggi, è molto più di una promessa: è la certezza giovane che sta ridisegnando la Roma di Gasperini. E il campionato se n’è finalmente accorto”.
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