🎤 Cremonese, Nicola: “Vardy e Sarmiento non ci saranno. Il Parma c’entra poco con la salvezza” | OneFootball

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·20 septembre 2025

🎤 Cremonese, Nicola: “Vardy e Sarmiento non ci saranno. Il Parma c’entra poco con la salvezza”

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Nicola, tecnico della Cremonese, ha parlato in conferenza in vista della gara contro il Parma. Queste le sue parole, riportate da cuoregrigiorosso.com:

Come è andata questa settimana di lavoro dopo la trasferta di Verona e come stanno Vardy, Payero e Barbieri. «Settimana impegnativa, sono tutte così dal punto di vista del lavoro. Abbiamo sistemato alcune situazioni individuali; affrontiamo una squadra che ha giocato due giorni prima di noi, ma noi abbiamo recuperato bene. Non è detto che i due giorni in più siano sempre positivi. Per Vardy e Sarmiento è tanta la voglia di integrarli il più velocemente possibile che bisogna stare attenti a non esagerare. Con entrambi, i carichi di lavoro diventavano un po’ insostenibili per il loro stato di forma momentaneo. In questi giorni hanno fatto un altro tipo di lavoro dal punto di visto aerobico. Hanno affaticamenti muscolari, proseguiranno la preparazione individualizzata. Barbieri si aggrega alla squadra, fortunatamente e finalmente. Così respira un po’ anche di clima partita. Payero la prossima settimana sarà abile e arruolato, sta disputando un programma di reinserimento. Vogliamo dosarlo al meglio in vista del futuro».


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Arriva una partita insidiosa contro un Parma che fin qui ha raccolto poco, ma a Cagliari, per esempio, ha fatto una buona gara malgrado la sconfitta. Cosa si aspetta dalla squadra di Cuesta?«Mi aspetto una squadra forte, molto forte. L’ho studiata con grande attenzione. In questo momento è presto per parlare dei punti in classifica e delle partite giocate. In questo momento ci sono squadre, lì in basso, che non c’entrano nulla col nostro obiettivo, come Lazio, Inter e Fiorentina. Ma anche il Parma per me c’entra poco con la lotta salvezza, hanno lavorato bene, mi piace il nuovo allenatore sia nel modo di porsi che per le idee maturate nelle precedenti esperienze, a contatto con grandi allenatori. Cuesta sa far palleggiare, attaccano la verticalizzazione in modo importante. Vale per loro quello che avevo detto lo scorso anno per il Como. Noi vogliamo affrontare questo match nel miglior modo possibile».

A Verona qualche difficoltà sulle fasce laterali, i gialloblù aggredivano molto. Anche il Parma aggredisce molto. Ci sono soluzioni?«Considerazione che ci sta tutta, il Verona è la prima squadra incontrata con queste caratteristiche. Giocano così anche Parma, Roma, Udinese, Atalanta e altre. L’aggressività è importante, noi abbiamo bisogno di un tempo di adattamento, noi siamo votati a cercare il gioco, ma quando affrontiamo squadre così il nostro gioco deve assumere caratteristiche diverse, con meno tocchi. Domani sarà importantissimo anche il pubblico alle nostre spalle, che ci rende più consapevoli di quello che sappiamo. Aggiungo che abbiamo iniziato l’avventura con uno spirito incredibile, è una qualità che ci fa andare oltre quello che ancora, effettivamente, non c’è».

Ha parlato di ritmi e di giocate. La gara è preparata più in base alle caratteristiche del Parma, o in base alla “lezione” di Verona?«Sono considerazioni corrette, per noi fare costantemente una gara col baricentro molto alto – e fin qui non è ancora accaduto del tutto – non sempre è più redditizio. Ci sono le caratteristiche degli avversari: noi sicuramente concentriamo tutto su ciò che vogliamo esprimere noi, però teniamo conto anche di chi abbiamo di fronte. Solo al giro di boa avremo una panoramica delle squadre che affrontiamo e anche un database con peculiarità e tendenze di tutte le altre 19 squadre. In base a quello, studieremo strategie varie, senza perdere le nostre caratteristiche. Questa squadra ama giocare e costruire da dietro, ama mantenersi corta. Bisogna essere bravi a essere determinanti e a essere lucidi per capire i momenti della gara».

A ogni gara c’è un giocatore determinante (Bonazzoli, Floriani Mussolini e Audero fin qui). Va bene così?«Collettivamente il lavoro è ottimo, serve il lavoro di tutti i componenti. Chiaro, poi ci sono giocatori che emergono più di altri in certe gare, ma succede a tutte. Sono contentissimo del lavoro di tutti, se siamo riusciti a fare punti è merito della squadra. Tutto il resto è da costruire in base al lavoro, ora arriva il Parma che ci permette di migliorare su un paio di situazioni specifiche».

A Verona si è vista mancanza di costruzione e di fantasia per buona parte del match. Ci dev’essere qualcuno che accenda la lampadina? Moumbagna può essere utile?«L’importante per noi è non perdere i giocatori che abbiamo preso, e così mi riferisco alla domanda iniziale. Moumbagna certamente può essere utile. Se esageriamo, bisogna riprogrammare la situazione. Un periodo che andrà avanti per un mesetto. Mi piace pensare che se la squadra non può disporre di tutte le risorse, può comunque rivelarsi competitiva. In A è importante avere giocatori che accendano la luce quando sei sotto pressione. Domani chi entra per determinare si trova di fronte a una situazione diversa rispetto a quella iniziale».

Cosa ne pensa delle parole di Allegri sul Var? Ecco quello che ha detto ieri in conferenza: «Secondo me una situazione in cui bisogna metter mano riguarda il fuorigioco, quando è oggettivo ma comunque l’azione continua e nasce un calcio d’angolo che porta a un gol. Bisogna far diventare il Var più oggettivo possibile».«Intanto mi piace la mentalità degli arbitri in campo, mi piace la comunicazione che hanno con noi allenatori e coi giocatori. Mi piace vedere il “bello” delle persone. Le dichiarazioni di Allegri sono in funzione di quanto accaduto anche a noi a Verona: avevamo avuto un angolo a favore, poi non era nostro. Da un angolo può succedere di avere vantaggi o svantaggi in base alle situazioni».

In queste prime partite i punti fermi a centrocampo sono stati Collocolo e Vandeputte, alla prima esperienza in A. Sono giocatori prevalentemente offensivi, ma entrambi si sono sacrificati molto a Verona, con chiusure importanti in ripiegamento. Cosa ha convinto lei a puntare su di loro?«Mi fa piacere annotare che Collocolo e Vandeputte sono alla prima esperienza in un nuovo campionato, a dimostrazione che ci sono giocatori della scorsa Serie B che possono giocare in questo contesto. Eccome. Sono giocatori eccezionali e disposti al lavoro, se lo meritano. Abbiamo voluto impiegarli tanto anche perché ci sono al momento poche soluzioni, quindi abbiamo un po’ forzato. Stanno dando risultati, giusto portare avanti queste scelte. Grassi, Bondo, Collocolo e Vandeputte in uno stato di forma più avanzato».

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