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·20 octobre 2025
Da 0 a 10 â Bari incommentabile, Catanzaro disarmato e disarmante! baratro Samp, Entellađ: il PAGELLONE della 8ÂȘ giornata

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·20 octobre 2025
Va in archivio lâottava giornata di Serie B che ha offerto molto e dato diversi spunti interessanti sia al vertice che in fondo.
Ă stata la giornata degli esoneri dopo la fiducia durante la sosta: cambiamenti radicali e in qualche caso inevitabile. Di seguito il nostro consueto pagellone.
10 â Capolavoro Entella: programmare vince su tutto
Il capolavoro dellâEntella assume il suo massimo splendore nella storica vittoria (Schiacciante) contro la Sampdoria. I liguri sono tornati in B cosĂŹ come lâavevano lasciata: programmando, avendo idee, essendo una societĂ che in Italia Ăš un unicum. E programmare vince su tutto, anche sui soldi.
9 â I gol di Mosti e Hasa
In una giornata che al piano superiore ha regalato risultati poverissimi e partite inguardabili, la Serie B si mette in vetrina anche coi bei gol, in alcuni casi grandiosi. Ă il caso di Mosti, pesantissimo nel derby, e Hasa, che il Napoli si coccola a distanza: due capolavori incastonati in una giornata molto interessante.
8 â Reazione Reggiana, orgoglio Padova
Appaiate al voto 8 ci sono la Reggiana e il Padova. Gli emiliani reagiscono al momento e alla partita ribaltando il Bari e confermando che le qualitĂ generali ci sono, vanno solamente messe insieme e trasformate in prestazioni e risultati.
Vittoria pesantissima anche per il Padova che con una rosa normale e un allenatore senza esperienza in Serie B, ma molto bravo, accumula punti vitali per quando le cose, inevitabilmente, andranno meno bene.
7 â Il Modena Ăš capolista vera
Il Modena non trema neanche dinanzi ai quasi 33mila del Renzo Barbera: prestazione da capolista vera e pareggio ottimo per il prosieguo della lotta al vertice. Sottil ha ribaltato tutto in casa emiliana e la squadra ora ha una mentalitĂ da grandissima della categoria.
6 â Dionisi limita i danni: pareggino per iniziare
Il piĂč classico dei pareggini per smuovere la classifica e poter poi lavorare: Alessio Dionisi limita i danni alla prima al ritorno ad Empoli impattando contro un sempre piĂč attrezzato Venezia. Si riparta da qui.
5 â Palermo col freno a mano
Un Palermo imbattuto, con una difesa granitica ma che davanti, al netto del potenziale enorme, non sfonda. La convivenza tra tutti i big dei rosanero al momento non Ăš felice in quanto a risultati e i rosanero viaggiano col freno a mano tirato. Obiettivo ovviamente alla portata ma dopo otto giornate i rosanero devono cambiare marcia che Ăš giĂ alta ma serve quella giusta.
4 â Biancolino aizza e perde il derby
Una provocazione costante e civile sin dalla conferenza stampa anche ricordando i tempi da calciatore. Biancolino ha aizzato in vista del derby e ha poi perso, per la gioia del popolo della Juve Stabia.
3 â Difesa Spezia da horror: annata maledetta
Unâannata maledetta, come quella di due anni fa e in contrapposizione allâanno scorso. La difesa dello Spezia Ăš da horror e in pochi minuti permette a Frabotta di ribaltare la partita e indirizzare negativamente la stagione dei liguri,. Malissimo.
2 â Catanzaro disarmato e disarmante: Aquilani non va
Un Catanzaro ancora a secco di vittorie cade contro il Padova in casa. Una squadra disarmata e disarmante che si perde nella teoria del proprio allenatore: tutto bello, sulla carta, ma contano i punti. E il Catanzaro ne ha pochi: Aquilani non va.
1 â Bari incommentabile: Caserta floppa ancora
Un Bari incommentabile dopo la vittoria fortuita contro il Padova cade senza appello a Reggio Emilia. Ennesimo flop di Caserta che non dĂ seguito alla stagione col Catanzaro e si perde nei soliti errori.
0 â Sampdoria da baratro: campo specchio della confusione societaria
Sampdoria da baratro e nel baratro. Non da ora, ma, questa Samp, ha la capacitĂ di scavare sempre piĂč in basso. Con lâEntella si tocca un punto mai toccato primo e i risultati sono lo specchio della totale confusione in dirigenza. CEO, DS, consigliere, contro-consigliere, Presidente, Investitore. Tante persone, nessuna presente, risultati assenti. E via di un altro cambio in panchina.
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