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Emanuele Garbato·18 septembre 2024
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Emanuele Garbato·18 septembre 2024
Con diverse scelte di formazione forti, l'Inter gioca per ampie parti del match alla pari con il Manchester City in Champions League a un anno e mezzo dalla finale persa.
Diverse occasioni da gol, ma tanta imprecisione nelle scelte e nelle conclusioni conducono allo 0-0 finale.
Ancora una volta Erling Haaland non punge contro l'Inter, rimandando l'appuntamento col gol numero 100 in maglia Manchester City. Acerbi annulla nuovamente il norvegese, che a fine gara prima va a lamentarsi per le marcature troppo strette e al limite del fallo e poi scoppia in una risata abbracciandolo.
Negli ultimi minuti Ilkay Gundogan ha in ben due occasioni la chance di segnare l'1-0, ma non con la specialità della casa. Il centrocampista tedesco di testa dentro l'area piccola non trova angolo e Sommer blocca. Nel recupero ci prova in modo molto più coordinato in tuffo inserendosi, ma la palla termina alta.
Opportunità importante per Foden, che da ottima posizione dentro l'area al minuto 69 calcia in leggibile e centrale con tantissimo specchio disponibile. Sommer è attento e può bloccare la sfera. Sono tante le imprecisioni sotto porta da entrambe le parti, come testimonia lo 0-0.
Pochi minuti dopo coi due subentrati Mkhita e Dumfries i nerazzurri hanno una grande chance. Difesa City alta, l'olandese attacca la profondità e mette un cross basso al centro che viene deviato e viene recapitato a centro area dall'armeno. La sua girata da posizione assai favorevole si perde alta.
Dopo 65 minuti Simone Inzaghi decide che è il momento dei due big assenti: fuori Thuram (e non Taremi) e Zielinski, dentro al loro posto capitan Lautaro e Mkhitaryan.
Contropiede fortissimo dell'Inter, con Taremi che porta palla per tanti metri e la dà coi tempi giusti per l'inserimento perfetto di Matteo Darmian. L'esterno invece di calciare con buonissima visuale dentro l'area cerca un tacco all'indietro per l'accorrente Barella. Chance enorme incredibilmente sfumata.
Veemente e comica la reazione di Inzaghi, che impreca contro il suo pupillo.
Dopo aver lamentato uno problema alla coscia a fine primo tempo, Kevin De Bruyne non è uscito dagli spogliatoi per il secondo tempo: condizioni da monitorare. Al suo posto è entrato Ilkay Gundogan. Fuori anche Savinho, che fa spazio al rientrante Phil Foden.
Una buona Inter va vicina alla rete in chiusura di tempo con il tiro in allungo di Carlos Augusto, bravissimo a inserirsi. Ederson col piede respinge in corner, dando più di un brivido ai propri tifosi.
La squadra nerazzurra conclude il primo tempo con buone sensazioni, ma anche con la consapevolezza della pericolosità avversaria. Sugli scudi una fase di non possesso solida e un Piotr Zielinski tirato a lucido alla prima da titolare.
Al minuto 35 Erling Haaland sfiora il suo centesimo gol in maglia Manchester City. Azione come sempre avvolgente del City che parte da destra con Savinho e arriva al norvegese che al limite pur non calciando benissimo prende in controtempo Sommer col diagonale. Palla che sibila di pochissimo a lato.
Nella prima fase di match non si registrano vere e proprie occasioni. Supremazia territoriale dei padroni di casa, ma veemenza nerazzurra in contropiede. Sin qui poco precisi negli ultimi 25 metri Thuram e Taremi.
La Champions non è soltanto spettacolo calcistico, ma anche atmosfera, cultura e marketing. L'Inter sfoggia per l'occasione una nuova divisa pre-match.
A seguito della morte di Totò Schillaci, leggenda del calcio italiano ed ex calciatore dell'Inter, la squadra nerazzurra scenderà in campo all'Etihad Stadium col lutto al braccio.
Ecco le parole di mister Inzaghi a Prime Video prima della gara.
"Cosa ho detto alla squadra? Di giocare la nostra partita. Sappiamo la forza dell’avversario, però ho detto di giocare la nostra gara. Sappiamo cosa fare e le difficoltà però ci siamo preparati nel miglior modo. Cosa deve fare l’Inter? Senz’altro deve avere personalità perché per giocare qui dobbiamo essere bravi a gestire la palla sapendo che sarà difficile portargliela via ma quando ce l’abbiamo noi dobbiamo gestirla al meglio. Formazione e cambi? Chiaramente sono state fatte delle scelte. Lautaro Martinez veniva da una serie di partite e viaggi lunghi, Taremi ha giocato meno e quindi c’è la possibilità che possa darci una mano, così come avrebbe potuto darcela Arnautovic. Zielinski mi è piaciuto a Monza, poi con tutte queste partite ho bisogno di tutti quanti."
Queste quelle del presidente Beppe Marotta.
"Lautaro in panchina? Le partite durano 95-100 minuti, quindi bisogna considerare questo. E poi chi meglio dell'allenatore sa valutare chi mettere in campo. Lautaro è stato molto impegnato nelle ultime settimane. La rosa è competitiva, non deve fare notizia che giochi uno o l'altro. Il mercato deve finire con l'inizio del campionato, l'abbiamo già detto in Lega. Spero che dall'anno prossimo la chiusura del mercato coincida con l'inizio del campionato. Non è solo una richiesta degli allenatori, ci sono anche fastidi che vengono arrecati ai club col mercato aperto".
Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Lewis, Dias, Akanji, Gvardiol; Rodri, De Bruyne; Silva, Grealish, Savinho; Haaland
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Carlos Augusto; Thuram, Taremi