Juventusnews24
·24 novembre 2025
David Openda, il copione della coppia è sempre lo stesso: da Tudor a Spalletti non è cambiato nulla, e adesso il mercato… Lo scenario

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·24 novembre 2025

Il pareggio per 1-1 rimediato sabato pomeriggio allo stadio Artemio Franchi contro la Fiorentina ha lasciato l’amaro in bocca alla Juventus. Nonostante il gran gol di Filip Kostic nel recupero del primo tempo, la Vecchia Signora si è fatta raggiungere dalla rete dell’ex Mandragora, scivolando al sesto posto in classifica a quota 20 punti. Ma oltre al risultato e alla distanza dalla vetta, a far discutere è la gestione del reparto offensivo, in particolare per quanto riguarda due dei grandi investimenti estivi: Jonathan David e Loïs Openda.
Il match di Firenze ha confermato un trend preoccupante per i due attaccanti. Entrambi hanno racimolato pochissimi minuti nel finale di gara, entrando solo quando il risultato era già in bilico e con poco tempo a disposizione per incidere. La sensazione, sempre più netta, è che il cambio di guida tecnica non abbia portato la svolta sperata per loro: il copione da Tudor a Spalletti non è cambiato. Sia con il tecnico croato che con l’attuale allenatore di Certaldo, lo spazio per il canadese e il belga resta limitato, chiusi dalle gerarchie che vedono altri protagonisti al centro del villaggio.
Questa situazione di scarso utilizzo apre inevitabilmente interrogativi sul loro futuro in bianconero. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la linea della società per l’imminente finestra di calciomercato Juve invernale è tracciata: a gennaio non si muoveranno da Torino. La dirigenza, guidata dal nuovo AD Damien Comolli, vuole evitare rivoluzioni a metà stagione e intende dare a Luciano Spalletti una rosa profonda per affrontare le tre competizioni. Inoltre, c’è la volontà di proteggere l’investimento fatto pochi mesi fa, sperando in un loro rilancio nella seconda parte di stagione.
Il discorso, però, cambia radicalmente se si guarda all’orizzonte estivo. Il quotidiano sottolinea che a giugno, se le cose non dovessero cambiare e il minutaggio restasse così esiguo, non è da escludere alcuno scenario, compresa la cessione. La Juventus non può permettersi di tenere in panchina capitali tecnici ed economici che si svalutano (come evidenziato dalla preoccupazione di Comolli per il calo di valore della rosa). Ora la palla passa al campo: martedì c’è la delicatissima trasferta di Champions League contro il Bodo Glimt, una gara da vincere a ogni costo in cui David e Openda sperano di avere una chance vera per invertire la rotta.
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