Juventusnews24
·22 décembre 2025
De Grandis esalta il lavoro di Spalletti: «La Juve si è avvicinata, e non solo alla Roma. C’è già una grande differenza rispetto alla precedente gestione»

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La vittoria nel big match contro la Roma non ha portato solo tre punti fondamentali, ma ha sancito la definitiva rinascita della Juventus sotto la guida di Luciano Spalletti. Dagli studi di Sky Sport, il giornalista Stefano De Grandis ha offerto un’analisi lucida e puntuale del momento bianconero, sottolineando come la percezione della stagione sia radicalmente mutata nel giro di poche settimane. Approfittando dello stop forzato delle quattro big impegnate in Supercoppa, la Vecchia Signora ha accorciato sensibilmente la classifica, portandosi a una sola lunghezza dal quarto posto occupato proprio dai giallorossi e riaccendendo, seppur con cautela, le speranze di agganciarsi al carro scudetto.
Il focus dell’intervento di De Grandis si è concentrato soprattutto sulla gestione tecnica. Se fino a poco tempo fa si parlava di “flop” per l’avvio stentato, oggi i meriti del tecnico di Certaldo sono evidenti. A differenza della gestione precedente, caratterizzata dalle continue rotazioni di Thiago Motta e Tudor che spesso disorientavano, Spalletti ha compiuto un lavoro da allenatore vecchio stampo ma estremamente efficace. Ha avuto il coraggio di fare scelte impopolari, scartando chi non riteneva funzionale al progetto e promuovendo titolari inamovibili. Il risultato è una squadra che ha finalmente trovato una sua identità precisa e una fisionomia riconoscibile.
DE GRANDIS – «Questa è una giornata in cui gli juventini possono guardare la classifica ed essere contenti perché le quattro squadre in Supercoppa sono ferme e la Juventus si avvicina non solo alla Roma, che occupa il quarto posto in classifica, ma anche al carro scudetto che magari è un’ipotesi un po’ più complicata. Però in questo momento la Juve è a un punto della Roma, e se si pensa a qualche settimana fa in cui si parlava di flop per Spalletti invece Spalletti ha fatto secondo me è un lavoro da allenatore. In un anno Thiago Motta ha sempre fatto le rotazioni, a lui invece sono bastate poche settimane e piano piano ha scartato alcuni giocatori ne ha promossi degli altri in questo momento si potrebbe recitare a memoria l’11 titolare della Juventus».
Questa stabilità ritrovata, che permette ai tifosi di recitare la formazione a memoria, è la base su cui la Juve proverà a costruire la sua rimonta nel 2026.









































