Del Piero ricorda: «Quando sono arrivato alla Juve ero spaventato. Ho avuto grandi compagni di squadra che si sono presi cura di me. Il calcio è cambiato ma su Yildiz dico che…» | OneFootball

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·7 octobre 2025

Del Piero ricorda: «Quando sono arrivato alla Juve ero spaventato. Ho avuto grandi compagni di squadra che si sono presi cura di me. Il calcio è cambiato ma su Yildiz dico che…»

Image de l'article :Del Piero ricorda: «Quando sono arrivato alla Juve ero spaventato. Ho avuto grandi compagni di squadra che si sono presi cura di me. Il calcio è cambiato ma su Yildiz dico che…»

Del Piero, leggenda della Juve, ha ricordato i momenti relativi al suo arrivo in bianconero a 18 anni: belle parole anche per Yildiz

Un’investitura che vale più di mille complimenti, perché arriva dal capitano per eccellenza, Alessandro Del Piero. Intercettato negli Stati Uniti dal creator Mattia Polibio durante un evento Adidas, la leggenda della Juve si è raccontata a cuore aperto, tra i ricordi dei suoi timidi esordi in bianconero e una benedizione speciale per il nuovo numero 10, Kenan Yildiz.

PAROLE – «Era spaventoso, a essere onesti. Avevo 18 anni, in uno spogliatoio pieno di campioni, giocatori che avevo visto in tv fino alla sera prima. Quindi ero spaventato ma anche pieno di emozioni, che volevo anche nascondere perché sai, vuoi dimostrare un sacco di rispetto. Avevo grandi compagni di squadra, ragazzi che si prendevano cura di me, e penso di aver avuto grande rispetto di quello che avevano già fatto nel calcio e per la Juventus.


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Il calcio è cambiato molto, innanzitutto per le regole, quindi ha permesso a più giocatori di sviluppare abilità per esempio nell’uno contro uno. Io amo andare in avanti, rischiare il passaggio, il dribbling, e ora la nuova generazione con Lamine Yamal, Kenan Yildiz, è davvero divertente da guardare. Come descrivere Alex Del Piero in una parola? Appassionato. Penso sia sempre questa la chiave di tutto».

Del Piero passa il testimone: l’investitura ufficiale per Kenan Yildiz

Le parole di Del Piero sui suoi inizi sono una lezione di umiltà e rispetto. Ha ricordato la paura e l’emozione di entrare a 18 anni in uno spogliatoio sacro, popolato da campioni visti fino a poco prima solo in televisione. Un messaggio potente per qualsiasi giovane che si affaccia al grande calcio: il talento da solo non basta, servono rispetto per la storia e la capacità di imparare da chi ha più esperienza. “Avevo grandi compagni che si prendevano cura di me”, ha sottolineato, evidenziando l’importanza di un gruppo sano per la crescita di un giovane.

Ma è parlando del calcio di oggi che Del Piero ha regalato la perla più preziosa per i tifosi della Juventus. L’ex capitano, da sempre amante del gioco offensivo e del rischio, ha elogiato la nuova generazione di talenti che incarna la sua stessa filosofia. E, accanto a un fenomeno mondiale come Lamine Yamal, ha fatto un solo altro nome: Kenan Yildiz. Definire il giovane turco “davvero divertente da guardare” è un’investitura potentissima, il passaggio di testimone ideale dal più grande numero 10 della storia bianconera al suo potenziale erede.

In Yildiz, Del Piero rivede quel gusto per il dribbling, per il rischio e per la giocata che crea emozione, caratteristiche che hanno definito la sua carriera. È la “passione”, la parola con cui lui stesso si definisce, il filo conduttore che lega i campioni di ieri a quelli di oggi. Sentire queste parole dal Capitano è la conferma definitiva che la Vecchia Signora ha trovato un nuovo gioiello su cui costruire il proprio futuro.

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