PianetaSerieB
·13 novembre 2025
đEmpoli, Curto: âLa vittoria sul Catanzaro deve essere il punto di ri-partenza. Addio a gennaio? Voglio solo esserci per il gruppoâ

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·13 novembre 2025

Marco Curto, intervistato da Il Tirreno, ha commentato il momento di forma personale e lâavvio di stagione del suo Empoli.
Qui le sue parole, estratte da PianetaEmpoli.it: âĂ arrivata la vittoria che serviva per darci fiducia dopo la brutta sconfitta di Chiavari, abbiamo dimostrato di esserci, di essere squadra e questo vale anche piĂč di un singolo successo. Sicuramente i risultati aiutano a vivere meglio la quotidianitĂ del lavoro. Sappiamo che câĂš ancora molto da fare, tante cose da sistemare ma rimboccarsi le maniche dopo un successo Ăš piĂč semplice. Diciamo che la vittoria sul Catanzaro, in questo senso, puĂČ e deve diventare il punto di ri-partenza.
Il primo clean sheet stagionale Ăš una soddisfazione? Si, lo Ăš. Ă uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Stavolta câĂš stata quellâattenzione anche ai piĂč piccoli dettagli che spesso ci era mancata. La partita Ăš arrivata al termine della prima settimana intera di lavoro con mister Dionisi e qualcosa di diverso si Ăš visto. Ora la sosta puĂČ aiutarci a capire ancora meglio le cose che il tecnico ci chiede. In generale non Ăš mai positivo fermarsi dopo una vittoria, ma nel nostro caso lo stop del campionato puĂČ essere utile. La sfida con lâAvellino? Sicuramente unâaltra sfida con tante difficoltĂ , dal valore dellâavversario al campo sintetico, ma in Serie B non câĂš mai niente di facile e spesso piĂč che il tasso tecnico di una squadra sono la voglia e la fame di un gruppo a decidere le partite.
Le questioni extra-campo le lascio al mio agente. Ă chiaro che tra giocare e non giocare câĂš differenza ma io penso solo a lavorare per riuscire ad aiutare la squadra. Esserci per il gruppo Ăš la cosa che mi interessa. Col Catanzaro ho giocato in entrambi i lati della difesa; in questo senso sono un giocatore duttile. Dietro ho fatto anche il terzino e il centrale giocando sia a tre che a quattro. Penso sia un pregio e mi fa piacere rendermi utile.
Io senatore nonostante abbia solo 26 anni? Capisco che sia strano, ma in effetti sono uno dei piĂč anziani ed Ăš una responsabilitĂ che sento e che mi piace. Quando si vive la realtĂ dellâEmpoli, che io avevo giĂ assaggiato anni fa proprio nel settore giovanile, si percepisce a tutti i livelli la cura e lâattenzione che câĂš per il vivaio e per chi dal vivaio arriva. Quando sono tornato, in estate, dare una mano ai piĂč giovani era uno degli obiettivi che mi ero posto e anche oggi la penso cosĂŹ. E lavoro per farlo in campo e fuori.â









































