PianetaSerieB
·19 septembre 2024
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La redazione di PianetaSerieB ha avuto il piacere di parlare in lungo e in largo con Giuseppe ‘Bepi’ Pillon dei temi principali emersi a seguito di queste prime cinque giornate di Serie B:
Mister, partiamo dallo Spezia di Luca D’Angelo: quest’anno i bianconeri sono partiti con un piede decisamente diverso rispetto alla stagione scorsa. Cosa possono fare quest’anno gli Aquilotti?
“Secondo me possono fare molto bene, dopo la paura dell’anno scorso in un campionato molto difficile, terminato per fortuna con la salvezza. Se si osserva, le squadre che la scorsa stagione erano in difficoltà, Spezia e Pisa ad esempio, quest’anno sono partite con il piglio giusto e questo può far sì che facciano un grande campionato.
Lei ha appena citato il Pisa di Pippo Inzaghi, quest’anno stanno volando. Cosa serve per raggiungere la promozione?
“La continuità dei risultati, poi hanno Inzaghi che è molto esperto della categoria dove ha sempre fatto bene. È un’arma in più per il Pisa. Confido molto sull’allenatore perché l’ho visto all’opera ed è molto bravo.”
Rimaniamo a parlare di allenatori. Lei al Treviso ha conosciuto William Viali. Si può togliere soddisfazioni sulla panchina della Reggiana?
“Al Cosenza ha già dimostrato di aver fatto ottime cose. Credo che passo dopo passo stia facendo molto bene. È un allenatore che ormai conosce la categoria e sa come affrontarla. Ha la personalità giusta per portare avanti una squadra a buoni livelli. Non so dire come sia messa la Reggiana, è ancora presto, però credo che lui possa dare molto”.
Il binomio Viali-Pettinari può essere vincente?
“Pettinari può essere molto forte per la categoria, ultimamente si è perso un po’, ma le qualità rimangono. Se sta bene fisicamente diventa un calciatore di Serie B che in una squadra come la Reggiana può fare la differenza.”
Di Viali ha parlato anche Nicholas Pierini nella prima intervista da giocatore del Sassuolo. Lei che lo ha allenato che giocatore si ricorda?
“Pierini ha senza dubbio qualità: è molto bravo nell’uno contro uno e sa vedere la porta. È un giocatore che ha fatto molto bene a Venezia, ormai è anche in una fase in cui la sua personalità e il suo modo di fare sono conosciuti. È un calciatore di categoria che quest’anno può fare bene.”
Può raggiungere la seconda promozione di fila?
“Sarebbe una bellissima cosa per lui, ma non è facile. Siamo agli inizi e la Serie B è lunga e logorante e vincerla è un’impresa. Faccio un esempio: Sampdoria e Frosinone stanno facendo fatica. Se non pigli il campionato nel modo giusto, se non lo incanali come si deve, diventa problematico il percorso. La Sampdoria ha fatto un mercato importante, ma sono ultimi in classifica. Non basta pensare al mercato, la Serie B dipende da tantissime cose: la corsa, la concentrazione, essere sempre sul pezzo, non mollare mai perché è una categoria molto difficile.”
Queste parole non possono che farmi venire in mente il Bari della passata stagione. Per i Galletti quest’anno l’obiettivo deve essere la salvezza o i play-off?
“Il Bari deve puntare i play-off. Una società così, con un’utenza del genere deve assolutamente guardare alla post-season. Dovranno giocarsela fino in fondo perché ha le possibilità per fare bene. Conosco bene Magalini e so che è preparato. Pure l’allenatore è molto bravo perciò ci sono tutte le componenti per far bene e dopo la salvezza nel finale della passata stagione, l’esperienza di quello spavento avrà un peso.”
Chi è partito un po’ zoppicando è stato il Cosenza, con 4 punti in 5 partite. Cosa manca ai rossoblu per imporsi definitivamente nella scena della cadetteria?
“Credo che l’obiettivo principale di ogni campionato per il Cosenza sia arrivare salvezza alla salvezza il prima possibile. Solo una volta raggiunta, potranno iniziare a giocarsi quello che vogliono. Se io fossi l’allenatore del Cosenza ragionerei in questo modo qui: devo arrivare alla salvezza quanto prima, quello che verrà dopo sarà tutto di guadagnato.”
Passiamo a parlare delle neopromosse. Al Mantova è approdata una delle sue vecchie conoscenze: Leonardo Mancuso. I Virgiliani sono la piazza giusta per lui?
“Credo proprio di sì. Gli serve giocare con continuità, perché è un calciatore che ne ha bisogno. È andato in una squadra che gioca bene a calcio, sono andato a vederlo l’anno scorso in Serie C ed è allenato molto bene. Crea molte azioni da gol e lui può essere la ciliegina sulla torta che può fare la differenza lì in avanti.”
E invece Pippo Falco si rivelerà il leader della Carrarese?
“Credo di sì, Falco è un giocatore fortissimo, se sta bene fisicamente in Serie B, dove l’ho allenato a Pescara, può fare benissimo, come ha fatto vedere con me. In biancazzurro mancavano undici partite e ci siamo salvati in tranquillità e lui in quelle gare ha giocato molto bene.”
Domanda di rito: alla luce di queste prime cinque giornate qual è il suo pronostico per questa stagione?
“Difficile a dirsi, se guardi la classifica ora fa scalpore vedere in basso Frosinone e Sampdoria per i loro organici e per le loro conoscenze. Confido che possano risalire. Secondo me il Pisa terrà duro: Inzaghi è un bravo allenatore e non molla mai. Anche il Brescia nella scorsa stagione faceva difficoltà, ma ora è lì avanti. Guarda caso tutte le squadre che l’anno passato erano più indietro si trovano nelle prime posizioni. Ci sarà un motivo. E poi ci sono squadre come Cittadella e Südtirol che fanno sempre grandi campionati, vuol dire che c’è un lavoro di base, c’è organizzazione, c’è una società alle spalle che lavora bene; perciò, è la conferma che la Serie B può mettere in difficoltà e squadre come i veneti e gli alto-atesini possono dire la loro.”
Ha parlato di Sampdoria e Frosinone: dopo un avvio non all’altezza Pirlo è stato esonerato, Vivarini comincia a essere a rischio?
“Non credo. A Frosinone c’è un progetto, poi conosco il direttore, che dà sempre fiducia all’allenatore. Dovrebbe accadere un disastro perché Vivarini venga esonerato”.