Ex Sampdoria, Mazzarri: «Ho bisogno di un piano, di una causa da sposare: se accetto è perché…» | OneFootball

Walter Mazzarri, ex allenatore della Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni relative al proprio futuro: le sue parole

Walter Mazzarri, ex allenatore della Sampdoria, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Tuttosport nell’edizione odierna. Il tecnico si è soffermato sul proprio futuro e sull’opportunità che sta pazientemente aspettando per tornare in panchina.

Le riflessioni di Mazzarri

L’intervista rilasciata ha offerto a Walter Mazzarri l’occasione per fare il punto sulla sua carriera e sui suoi prossimi passi. Dopo diverse esperienze su panchine importanti, il tecnico si trova in un momento di riflessione, attendendo il progetto giusto per rimettersi in gioco. Nelle sue dichiarazioni, ha espresso la sua visione del calcio, la sua filosofia di lavoro e le caratteristiche che dovrebbe avere la sua prossima squadra.

Mazzarri è conosciuto per la sua meticolosità tattica, la sua capacità di motivare i giocatori e la sua predilezione per un calcio intenso e organizzato. Non è un allenatore che accetta compromessi, e questo si riflette nella sua ricerca di un’opportunità che sia in linea con le sue ambizioni e le sue metodologie. La sua attesa non è passiva, ma una scelta consapevole di non accettare qualsiasi proposta, puntando invece a un progetto che possa davvero valorizzare le sue qualità.

Il biennio d’Oro alla Sampdoria

Il periodo alla Sampdoria, dal 2007 al 2009, è stato uno dei più significativi nella carriera di Walter Mazzarri. In quel biennio, il tecnico toscano ha ottenuto buoni risultati, costruendo una squadra solida, efficace e spettacolare a tratti. Ha saputo valorizzare talenti e creare un gruppo coeso, portando i blucerchiati a traguardi importanti e lasciando un ottimo ricordo nella tifoseria. Le sue parole.

FUTURO – «Quello che cerco è la motivazione. Ho bisogno di un piano, di una causa da sposare: se accetto è perché sono convinto di poter raggiungere gli obiettivi del club. Altrimenti, meglio restare fermi. Ho capito che, se mi limito ad allenare e non do peso ai dettagli, posso avere difficoltà».

ESPERIENZA – «Sì. Mentalmente mi sento giovane, a dispetto dell’età anagrafica: in quanto a idee e meccanismi del calcio moderno, sono sicuro di me. Se allenassi domani, saprei cosa fare».