Fabregas Inter, l’analisi dopo il ko del Como: «Squadra al top, colpa mia. Sul match con il Liverpool…» | OneFootball

Fabregas Inter, il tecnico del Como torna sulla sconfitta con i nerazzurri e difende il proprio progetto: autocritica sulla gara ed elogi a Chivu

Intervenuto in conferenza stampa, Cesc Fabregas, allenatore del Como ed ex centrocampista di livello internazionale, è tornato a parlare della sconfitta rimediata contro l’Inter nell’ultimo turno di campionato. Un ko che, secondo il tecnico spagnolo, lascia comunque insegnamenti importanti per il percorso di crescita della sua squadra, ancora in piena fase di costruzione.

ANALISI DEL MATCH – «Cos’ha lasciato? Tanto. Spesso si analizza anche troppo ed è tutta colpa mia. Alzo la mano davanti ai giocatori: è una mia sconfitta per come ho preparato la partita contro una squadra top top top». Fabregas non si nasconde e riconosce la forza dell’Inter, sottolineando il livello altissimo dell’avversario affrontato.

Nel suo intervento, Fabregas ha fatto riferimento anche alla recente gara europea dei nerazzurri. LIVERPOOL – «Ho visto la partita contro il Liverpool e penso che abbiamo fatto tante cose meglio di loro, però siamo in un momento di costruzione e crescita». Un paragone che serve a rimarcare come il Como stia cercando di misurarsi con squadre di primissima fascia per accelerare il proprio sviluppo.

Il tecnico ha poi spiegato alcune scelte legate alla crescita dei singoli, anche a costo di pagare qualcosa nel risultato.

CRESCITA DEI GIOVANI – «Se voglio che Ramon diventi un Konaté o un Van Dijk, voglio che viva certe situazioni. Forse per colpa mia abbiamo perso tre punti, ma vedremo cosa dobbiamo allenare».

Fabregas ha difeso con forza l’atteggiamento dei suoi giocatori, rivendicando i progressi complessivi del Como.

ATTEGGIAMENTO – «I ragazzi hanno provato di tutto. Collettivamente dobbiamo migliorare, ma hanno sempre dimostrato bravura e grande atteggiamento. Nelle ultime 25 partite ne abbiamo perse solo tre, contro Inter, Bologna e Inter di nuovo».

Da qui la risposta alle critiche sullo stile di gioco e sull’etichetta di allenatore “arrogante”. ARROGANZA – «Mi hanno definito arrogante? Sapevo che sarebbe successo. Ognuno deve guardare in casa propria. Tutti vogliono vincere, anche noi. La competizione sta crescendo».

Il tecnico spagnolo ha chiarito quale sia il suo vero obiettivo. PROGETTO – «Il mio lavoro non è vincere contro l’Inter, ma creare un’identità. Voglio arrivare a San Siro e giocarmela con le nostre idee. Non conta oggi, io guardo al domani».

Fabregas ha infine respinto le critiche esterne sul mercato e sull’età della squadra, ribadendo la volontà di costruire qualcosa di solido nel tempo. Contro l’Inter, ammette, qualcosa in più si poteva fare in fase difensiva, ma la scelta di fondo resta chiara: «Abbiamo scelto questo stile di gioco».

Un’Inter “top top top”, dunque, ma anche un Como che non intende rinunciare alla propria identità, nemmeno contro le grandi.

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