Fiorentina, fiducia a Pioli ma situazione critica: i tre grandi problemi da risolvere | OneFootball

Fiorentina, fiducia a Pioli ma situazione critica: i tre grandi problemi da risolvere | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·7 octobre 2025

Fiorentina, fiducia a Pioli ma situazione critica: i tre grandi problemi da risolvere

Image de l'article :Fiorentina, fiducia a Pioli ma situazione critica: i tre grandi problemi da risolvere

Fiorentina, fiducia a Pioli ma situazione critica: i tre grandi problemi da risolvere durante la sosta per il tecnico della Viola

La Fiorentina naviga in acque torbide. La fiducia nei confronti di Stefano Pioli, tornato a Firenze con un triennale da tre milioni a stagione dopo aver lasciato l’Arabia, resta intatta secondo La Gazzetta dello Sport, ma i mugugni si fanno sempre più forti. La terza sconfitta consecutiva in campionato, con soli tre punti collezionati (frutto di pareggi con Cagliari, Torino e Pisa) e un calendario imminente che prevede le trasferte contro Milan e Inter, intervallate dall’arrivo al Franchi dell’ “avvelenatissimo” ex Vincenzo Italiano, ha frenato l’entusiasmo di un ambiente che sognava un “alzare il livello” promesso da Pioli. Invece, il livello non si è alzato e la situazione è davvero delicata: sotto la Fiorentina, a quota 3 col Verona, ci sono, con 2 punti, solo Genoa e Pisa.

Pioli non riesce a trovare la ricetta giusta per invertire la rotta. Ha cambiato vari sistemi di gioco, consegnandosi poi al 3-5-2 come base con la variante del 3-4-2-1 a due trequartisti a supporto di Kean. Mai, nell’era dei tre punti, la squadra era partita così male. E il mercato da 92 milioni ha portato in dote buoni calciatori, valide alternative e ha registrato le conferme dei big come Kean, De Gea, Gosens, ma anche di ottimi calciatori come Dodò, Pongracic, Mandragora, Ranieri, Gudmundsson, Fagioli.


Vidéos OneFootball


I nodi da sciogliere. Tra i maggiori grattacapi, spicca la situazione di Albert Gudmundsson. L’islandese, chiamato a fare la differenza in termini di qualità e finalizzazione, finora non si è visto. Pioli lo ha schierato titolare in quattro delle sei partite, ma le sue prestazioni sono state sempre sottotono, culminate con una sostituzione all’intervallo contro la Roma per scarso rendimento. Se Fazzini è forse la nota più lieta tra i nuovi arrivati, su Gudmundsson bisognerà fare una profonda riflessione.

La difesa è un altro punto dolente: otto gol subiti e tante disattenzioni. Seppur in due gare (Torino e Pisa) la porta di De Gea sia rimasta inviolata, pesano errori come quello di Luperto a Cagliari al 94′, l’ingenuo atterramento di Anguissa di Comuzzo contro il Napoli, le incertezze di Pongracic su Hojlund e Addai del Como, e il gol di testa di Cristante contro la Roma, con De Gea non perfetto in diverse occasioni. Serve più attenzione, soprattutto sulle palle inattive.

In mezzo al campo, il centrocampo non riesce a imporsi. Nicolussi Caviglia in regia va a fasi alterne e Mandragora è meno arrembante dello scorso anno. Le vere delusioni sono Fagioli, decisamente involuto e incapace di pungere, e Gosens che sembra già in riserva. Richardson è sparito, mentre Sohm, pagato 16 milioni, non convince Pioli. In crescita Ndour, che può essere la prima alternativa.

Infermeria e Nazionali. Sul fronte infermeria, buone notizie per Dodò e Jacopo Fazzini. Entrambi, usciti malconci dalla partita contro la Roma, hanno svolto fisioterapia al Viola Park. I loro infortuni (un problema al ginocchio destro per il brasiliano e una botta alla caviglia per l’ex Empoli) non sembrano rilevanti, e puntano già alla partita di San Siro con il Milan, la prima dopo la sosta, il 19 ottobre alle 20:45. Lavoro personalizzato invece per Simon Sohm, costretto a rinunciare alla Nazionale svizzera per una fascite plantare.

La ripresa degli allenamenti è fissata for mercoledì, dopo due giorni di riposo, ma Pioli dovrà fare i conti con l’assenza di ben dieci uomini impegnati con le Nazionali. Questo è un problema serio, perché l’allenatore riavrà tutti a disposizione solo a metà della prossima settimana, a pochi giorni dall’impegno contro il Milan. Mancano tutti gli attaccanti: gli italiani Kean e Piccoli, Dzeko (Bosnia), Gudmundsson (Islanda), Nicolussi Caviglia con Gattuso, e nell’Under 21 Ndour, Fortini e Martinelli. Infine, Pongracic con la Croazia e Kospo con la Bosnia. Una situazione che complica ulteriormente i piani di Pioli in vista di un trittico terribile che potrebbe decidere il suo futuro.

À propos de Publisher