Garbato, ma non troppo – Coda è l’unica soluzione della Samp, mica un pacco da spedire: trattamento incomprensibile | OneFootball

Sostituito al 45′ da Marvin Cuni all’esordio, panchinato contro il Südtirol in favore di quest’ultimo prima di subentrare e diventare il miglior marcatore della Serie B, proposto a più riprese a diversi club cadetti e sempre potenzialmente in partenza fino all’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato. Il trattamento che la Sampdoria ha dedicato a Massimo Coda è incomprensibile.

Che a 36 anni il bomber da 136 reti nel secondo campionato italiano sia lontano dallo smalto dei giorni migliori è ovvio, che vada gestito è razionalmente sensato, che non possa essere considerato l’elemento in grado di spostare gli equilibri di un campionato anche.

La squadra blucerchiata, però, naviga in una situazione delicatissima. Zero punti in classifica, un calciomercato che ha portato alcuni elementi di qualità ma non ha risolto le profonde lacune della rosa e una situazione ambientale ogni giorno peggiore rispetto al precedente. Lo dimostrano i playout vinti con la Salernitana lo scorso giugno: in un contesto difficilissimo, classe ed esperienza sono un binomio risolutivo.

Coda possiede entrambe le caratteristiche e sa incidere quando il pallone scotta e la paura è un freno per qualsiasi giocata. Il pensiero costante di staff tecnico e dirigenziale, però, sembra quello di accantonarlo o almeno togliergli centralità. Un concetto autolesionista in un frangente in cui di problemi veri ce ne sono tantissimi e il centravanti può invece costituire una soluzione.