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·8 septembre 2025

Gattuso alla Rai: «C’era da morire, siamo dei pazzi. Ci teniamo la vittoria»

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Gattuso alla Rai: «C’era da morire, siamo dei pazzi. Ci teniamo la vittoria». Le parole del commissario tecnico dopo il successo con Israele

Al termine di una partita incredibile, vinta per 5-4 contro Israele, il commissario tecnico dell’ItaliaGennaro Gattuso, si è presentato ai microfoni della Rai con un misto di sollievo per il risultato e lucida preoccupazione per la prestazione. Nonostante i tre punti pesantissimi in chiave qualificazione mondiale, il CT non ha usato mezzi termini per analizzare le difficoltà di una serata che ha definito “pazza”, sottolineando le lacune difensive e prendendosi la piena responsabilità dei problemi emersi.

L’analisi di Gattuso parte dagli aspetti tattici e fisici di una gara più complicata del previsto. «C’era da morire. I nostri avversari ci hanno sorpreso un po’, venivano sui riferimenti uomo su uomo. Oggi la gamba non è stata brillantissima, ma ci sta: alla seconda partita è sempre così, però c’è da migliorare. Siamo dei pazzi, abbiamo preso dei gol assurdi ma ci teniamo la vittoria».


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Il cuore del suo discorso, però, si è concentrato sulla fragilità difensiva mostrata dagli Azzurri, capaci di subire quattro gol e di riaprire una partita che sembrava chiusa. Con grande onestà, Gattuso ha protetto la squadra, indirizzando la critica verso se stesso e il suo staff. «Siamo troppo fragili, concediamo gol troppo facilmente: i ragazzi lo sanno, ma il problema è mio e non loro. Per giocare di reparto, dobbiamo migliorare in qualcosa. Bisogna dare merito alla squadra perché abbiamo avuto la forza di reagire ad ogni schiaffone che abbiamo preso, ma non si possono concedere gol facili come accaduto oggi. Io e il mio staff dobbiamo migliorare il più presto possibile, non critico i miei giocatori».

Nonostante la severa auto-critica, il commissario tecnico ha voluto comunque elogiare l’aspetto più positivo della serata: il carattere e la forza di reazione del gruppo, capace di non mollare mai. «Anche non essendo una grandissima giornata, c’è stata voglia di reagire e questa è la cosa più importante. Un po’ di esperienza in più e qualche accorgimento sarebbe servito, ora però godiamoci questo successo perché sono stati otto giorni incredibili. Ringrazierò la squadra negli spogliatoi, ma per fare qualcosa di importante dobbiamo crescere». Un messaggio chiaro: la vittoria è fondamentale, ma la strada per diventare una squadra solida è ancora lunga.

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