Calcio e Finanza
·11 décembre 2025
Genoa, ricavi a 120 milioni e rosso di 33,5 milioni nel bilancio 2025

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·11 décembre 2025

Il Genoa ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2025, il primo parzialmente sotto la nuova gestione dell’imprenditore rumeno Dan Sucu, con un risultato in leggero miglioramento rispetto a quello fatto registrare nell’esercizio precedente. Nel dettaglio, il Grifone ha chiuso la passata stagione con perdite per 33,3 milioni di euro, contro il rosso di 38,8 milioni di euro relativo ai sei mesi precedenti.
Secondo quanto risulta dai documenti ufficiali che Calcio e Finanza ha consultato, il fatturato della società ligure è stato pari a poco meno di 120,5 milioni di euro (contro gli 85 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2024), mentre i costi si sono attestati a 147,9 milioni (116,8 milioni di euro nel corso dell’esercizio precedente, ma su base semestrale).
Va ricordato che il bilancio della stagione 2024/25 è il primo che segue la stagione calcistica per intero a livello temporale. Il bilancio al 30 giugno 2024 copriva un esercizio di durata semestrale; a partire dall’esercizio luglio 2024 – giugno 2025, il bilancio si riferisce invece a un esercizio della durata di dodici mesi. Come si legge nei documenti, «è opportuno ricordare che con l’Assemblea straordinaria dei Soci, la Società aveva modificato la data di chiusura dell’esercizio sociale dal 31.12 al 30.6 già nel corso della stagione chiusa al 30 giugno 2024».
«I motivi che avevano reso opportuno deliberare la modifica dell’art. 38, primo comma dello statuto sociale, spostando la data di chiusura dell’esercizio al 30 giugno, erano legati alla volontà di rendere sostanzialmente coincidente la chiusura dell’esercizio finanziario con quella della stagione sportiva, oltre che a permettere una migliore gestione del risultato dell’esercizio della Società nel Gruppo di appartenenza», prosegue il documento.
Complessivamente, il Genoa nella stagione 2024/25 ha registrato oltre 120 milioni di euro di ricavi, rispetto agli 85 milioni dei primi sei mesi del 2024. La voce più corposa in termini di fatturato è quella relativa ai diritti televisivi del campionato, che ammontano a quasi 44 milioni di euro.
Questi i ricavi voce per voce:
I costi a bilancio per il Genoa sono stati pari invece a 147,9 milioni di euro nel 2024/25, rispetto ai 116,9 milioni di euro dei primi sei mesi del 2024. Nel dettaglio, la maggior parte dei costi è legata a salari e stipendi del personale, a quota 57,1 milioni di euro, mentre ammortamenti e svalutazioni ammontano a 53,1 milioni di euro.
Questi i costi voce per voce nella stagione 2024/25:
La differenza tra fatturato e costi è stata così negativa per 27,4 milioni di euro (rispetto al -31,8 milioni di euro dell’esercizio precedente). Il risultato ante imposte è stato negativo per 33 milioni di euro circa rispetto al -36,5 milioni del bilancio semestrale, mentre il risultato netto è stato negativo per 33,3 milioni di euro.
Il patrimonio netto del Genoa mostra un significativo rafforzamento nel corso dell’esercizio, passando da 1,05 milioni a 17,9 milioni di euro grazie a operazioni straordinarie sul capitale per complessivi 45,4 milioni. Gli aumenti deliberati a dicembre – uno gratuito da 5,36 milioni tramite utilizzo di riserve e uno a pagamento da 40 milioni sottoscritto dal nuovo proprietario Dan Sucu – hanno consentito di assorbire le perdite pregresse e riportare la società in equilibrio patrimoniale, nonostante un risultato d’esercizio negativo per 33,3 milioni.
Infine, i debiti al lordo dei crediti verso i cosiddetti “enti settore specifico” complessivamente sono scesi a 283,6 milioni di euro (318,9 milioni al 30 giugno 2024), per una riduzione complessiva pari a circa 35,3 milioni di euro. Questa diminuzione è stata guidata principalmente dal decremento di 16,5 milioni di debiti verso banche, grazie soprattutto all’ammortamento dei mutui garantiti da SACE, contratti nel periodo COVID. Si registra anche un impatto significativo dalle voci di debito corrente: i debiti verso la Lega Nazionale Professionisti Serie A sono calati di 14,1 milioni di euro e i debiti verso l’Erario si sono ridotti di 5,1 milioni, entrambi grazie al puntuale pagamento dei piani rateali.
Il quadro mostra anche un aumento di 8,2 milioni di debiti verso altri finanziatori, legato principalmente ad operazioni di factoring (anticipo sui diritti audiovisivi e incassi da cessioni di calciatori) e all’emissione di un debito finanziario di 10 milioni di euro a 18 mesi (sottoscritto con Fasanara Investments III SA e in gran parte rimborsato).









































