Juventusnews24
·9 novembre 2025
Giovanni Albanese sicuro dopo Juve Torino: «Non è un passo indietro». Ecco di cosa ha bisogno mister Spalletti

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·9 novembre 2025

Sono stati i portieri a prendersi la scena nel Derby della Mole, finito 0-0. L’analisi del giornalista di Sportitalia, Giovanni Albanese, parte proprio dai due estremi difensori, protagonisti assoluti di una partita bloccata ma intensa.
Michele Di Gregorio si è messo in mostra per la parata decisiva su Adams. L’estremo difensore della Juventus ha poi elogiato il collega avversario, Alberto Paleari, spiegando di averlo incontrato in Serie B e di aver sempre pensato che fosse forte, aggiungendo che merita i complimenti.
Su Paleari, vera rivelazione del match, si sono espressi anche i compagni, come Lazaro, che ha sottolineato come l’estremo difensore si sia sempre fatto sentire nello spogliatoio come un capitano. Mister Marco Baroni ha invece chiarito che non ama dare indicazioni sulle gerarchie, lasciando intendere che la scelta sia stata dettata dal merito. Paleari è un simbolo di meritocrazia, arrivato al Torino dopo una lunga scalata dalla Serie C.
Per la Juventus, secondo Albanese, questo pareggio non è un passo indietro. La mancanza di qualità nel risolvere partite contro squadre che si chiudono e tengono il baricentro basso è una “cosa nota”. La verità è che Baroni e il Torino avevano preparato bene la sfida e l’hanno interpretata in maniera quasi impeccabile, mentre la Juventus non è riuscita a trovare le contromisure in corsa.
Luciano Spalletti ha detto che in queste circostanze serve “qualche giocata illogica” per sbloccare il risultato. Una richiesta forse ambiziosa in una serata in cui non si è visto il miglior Kenan Yildiz. L’allenatore bianconero, come già dichiarato in passato, ha spiegato che il turco può darsi che sia un po’ stanco, ma lui lo fa giocare sempre per dargli fiducia.
Spalletti si è poi soffermato sull’esigenza di innalzare il livello qualitativo del gioco. Il tecnico ha sottolineato che, in partite caratterizzate da forte densità difensiva avversaria, la velocità della palla nei passaggi normali può fare la differenza. Una palla giocata avanti due metri, e non indietro, va a stanare un avversario.
Questo significa che, per Spalletti, non basta attaccare con volume: serve precisione, movimento rapido e letale, affinché l’azione offensiva possa sfociare in gol. Ed è proprio su questo che la Juventus, secondo Albanese, appare ancora indietro.
La pausa per le nazionali servirà a Luciano Spalletti per lavorare con chi resterà a disposizione, per avvicinarsi a quell’identità di gioco che vuole imprimere alla squadra. La cura Spalletti ha funzionato, ma il difficile arriva adesso. Con una maggiore freschezza mentale la squadra può esprimersi meglio. È necessario rimandare i giudizi alla ripresa, quando il filotto di gare chiarirà il percorso in Champions League e l’eventuale rientro nella corsa per lo scudetto.


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