Guardalà sicuro sulla Juve di Spalletti dopo la vittoria in Champions League: «Nuovo modulo in vista dopo Bologna, decisivo il nodo difensori». L’analisi sulla possibilità playoff | OneFootball

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·11 décembre 2025

Guardalà sicuro sulla Juve di Spalletti dopo la vittoria in Champions League: «Nuovo modulo in vista dopo Bologna, decisivo il nodo difensori». L’analisi sulla possibilità playoff

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Guardalà analizza la vittoria in Champions: i fischi e le difficoltà del primo tempo. Spalletti non può attuare il 4-2-3-1 senza i centrali di piede destro

Giovanni Guardalà, intervenuto a Sky Sport il giorno dopo la vittoria della Juventus in Champions League, ha analizzato la prestazione dei bianconeri e le difficoltà tattiche che Luciano Spalletti sta affrontando.

Il punto cruciale è la disponibilità di Gleison Bremer e Daniele Rugani. Spalletti attende un centrale di piede destro. Bremer non è dato per certo che possa essere già pronto per giocare. Potrebbe fare qualche minuto a Bologna, mentre si vedrà con la Roma. È più facile che rientri prima Rugani per poter giocare dal primo minuto. Fino a quando non avrà a disposizione uno di questi due, Spalletti non potrà mettere in atto la sua idea tattica. Con il recupero dei centrali, il tecnico potrà spostare Kelly o Cabal in difesa e dare spazio a Cambiaso più alto.


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Guardalà, il nodo dei difensori ed il nuovo modulo

Sulla qualificazione ai playoff di Champions League, Guardalà ha espresso ottimismo: la quota si è abbassata, e crede che con 10 punti si possa accedere ai playoff. L’obiettivo successivo è puntare a una classifica migliore per essere testa di serie e avere un sorteggio più abbordabile.

Riguardo a Edon Zhegrova, l’analisi è stata netta. Il giocatore ha confermato quanto aveva detto a Spalletti nel post-partita: se entra dall’inizio, quando tutti gli altri hanno la stessa condizione, fa fatica. Non ha avuto nessun spunto. Quando entra negli ultimi 20 minuti, con gli avversari stanchi, rende di più. Lo stesso discorso vale per Francisco Conceicao.

Su Jonathan David, la prestazione è stata insufficiente, ma il gol potrebbe sbloccarlo. La sostituzione era già prevista poco prima della rete, ma Spalletti voleva riequilibrare la squadra dopo l’1-0. L’abbraccio e il bacio del tecnico a David sono un chiaro segno di speranza. Senza Dusan Vlahovic, l’attaccante canadese dovrà essere il punto di riferimento.

La cosa più positiva per Spalletti è che la Champions League torna tra un mese. Dopo il Bologna potrà avere le settimane piene per poter lavorare e per poter incidere di più. Da quando è arrivato, non c’è stata mai una settimana completa per lavorare. Per questo, Guardalà crede che dopo il Bologna il tecnico inizierà pian piano a sviluppare la Juventus con il 4-2-3-1.

GIOVANNI GUARDALÀ – «Si perché nel primo tempo la Juventus ha rischiato di subire gol, c’è stata una bella parata di Di Gregorio e la Juventus ha avuto anche se le sue occasioni ma ha rischiato e sono arrivati anche i fischi all’intervallo. Però, finché non recupera i difensori, non lo può fare. La quota di playoff si è abbassata Io credo che con 10 punti si vada in playoff quest’anno. Poi è chiaro che punti magari a essere testa di serie, quindi avere una classifica migliore, perché sappiamo che nella prima metà dei playoff sei testa di serie con dei vantaggi. In teoria incontri delle squadre un po’ più deboli, anche se poi la classifica, come ci ricordiamo l’anno scorso, nell’ultima giornata cambia continuamente con un gol in più o con un gol in meno. Però il discorso playoff per la Juventus è abbastanza avviato. Puoi giocare in casa con Benfica e poi l’ultimo con Monaco. Io sono convinto che con 10 punti si vada. Però è chiaro che più in alto si va, meglio è per avere degli avversari più abbordabili. E poi ci mettiamo anche un punto di interrogativoo. Quando avrà un centrale di piede destra? Perché Bremer non è detto che possa essere già pronto per giocare. Magari a Bologna farà qualche minuto, con la Roma vedremo. Ha avuto prima il grave infortunio l’anno scorso, poi comunque l’operazione due mesi fa. È più facile che rientri prima Rugani per poter giocare dal primo minuto. Finché non sarà uno di questi due, non potrà più fare quello che ha in mente. Perché lui ieri ha detto che McKennie può fare qualunque cosa. Ha fatto il terzino ieri, però non è il suo ruolo. Quindi quando avrò a disposizione un centrale di piede destra, metterò Kalulu a fare il terzino. Poi dall’altra parte può giocare Kelly quando avrà tutti i centrali, o può giocare Cabal con un Cambiaso un po’ più alto, come abbiamo visto ieri. Quindi le soluzioni, quando avrà recuperato i difensori, ci sono. Però è chiaro che questa Juventus è ancora lontana da quella di Spalletti. Ha confermato quello che aveva detto nel post-partito a Spalletti e quello che raccontavamo anche noi. Perché si sapeva che non poteva allenarsi allo stesso ritmo degli altri. Spalletti ha voluto provare e ha confermato quello che ha detto. Se entra dall’inizio, quando tutti gli altri hanno la stessa condizione, fa fatica. Non ha avuto praticamente nessun spunto. Quando entra negli ultimi 20 minuti, con gli avversari stanchi, sicuramente rende di più. Il problema è che anche Conceicao ha lo stesso discorso. Anche Conceicao, quando entra, può spaccare le partite piuttosto che quando inizia. Tant’è che ieri, ma tra l’altro tempo, ha fatto molto bene. Però in generale, in questo momento, Zhegrova ha confermato quello che ha detto Spalletti. Non ha lo spunto che può avere negli ultimi 20 minuti quando inizia la partita. Prestazione e insufficienza in generale, però magari con questo gol si sblocca. Tra l’altro, la sostituzione era già prevista poco prima del gol. Poi c’è stato lo sviluppo dell’azione. Il gol ha fatto perché dopo l’1-0 Spalletti voleva un po’ riequilibrare la squadra. Però poi c’è stato quel bel abbraccio, quel bacio di Spalletti a David che lui spera che ovviamente con il gol si possa sbloccare perché questo è un attaccante che ha sempre fatto tanti gol. Vedremo. Senza Vlahovic dovrà esistere nessuno di lui. Questa è la cosa positiva per Spalletti. Perché dopo il Bologna potrà avere le settimane piene per poter lavorare e per poter incidere di più. Fino a questo momento, da quando è arrivato, non c’è stata mai una settimana piena per poter lavorare. Quindi io credo che dopo Bologna inizierà pian piano a sviluppare la Juventus, con il 4-2-3-1».

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