Calcionews24
·7 janvier 2025
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Una gara folle, divertente, emozionante fino all’ultimo secondo. La finale di Supercoppa italiana a Riad è stata tra le edizioni più adrenaliniche alle quali si è assistito. Ecco alcuni numeri per inquadrare il 3-2 del Milan sull’Inter.
I TIRI – 8 a testa quelli nello specchio, a dimostrazione che c’è stato un grande equilibrio. Cosa confermata anche dal dato totale – 18-15 per i nerazzurri –, mentre le conclusioni in area di rigore hanno visto prevalere di poco i vincitori: 11-10.
I FALLI – Curiosa l’inversione nel rapporto tra scorrettezze e cartellini. L’Inter ha commesso un fallo in meno, 12 a 13. Ma Sozza ha punito il merito degli interventi, con 4 gialli (Mkhitaryan, Dumfries, Barella e Bastoni) contro uno solo (Tomori).
IL POSSESSO PALLA – Prevalenza di palleggio per Inzaghi, che ha registrato il 55,9% e ha avuto una precisione di poco superiore (88 a 85%). Ma il Milan ha giocato alla pari sul piano dei duelli, 50% a testa.
L’EFFICACIA – Ci sono due numeri che fanno capire come la squadra abbia soddisfatto Conceiçao. Nei tocchi in area avversaria Inter e Milan e si sono equivalsi totalmente: 24 a testa. Ma nei cross su azione il Diavolo è stato decisamente più produttivo con un bel 24 a 17 e, cosa che più conta, con l’invito da sinistra di Theo Hernandez per Pulisic, che è valso il gol del 2-2.
SUPERCOPPA GLOBALE – Più che italiana, vedendo gli schieramenti delle due squadre, oltre al teatro della sfida, è del mondo che dobbiamo parlare. Inzaghi un pezzo del nostro Paese non banale lo ha presentato nella formazione di partenza con Bastoni, Barella e Dimarco. Conceiçao ha schierato un undici interamente composto da giocatori stranieri in derby contro l’Inter, evento mai successo nella sua storia tra tutte le competizioni.