Inter Milan
·18 mai 2025
Inter raggiunta al 90' dalla Lazio: 2-2 a San Siro

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·18 mai 2025
Difficile raccontare, difficile riordinare pensieri, fatti, emozioni. Una serata senza schema, come solo il calcio sa regalare, soprattutto con nove partite in contemporanea, con la tensione per il match di San Siro e non solo. Se questa stagione, infinita, voleva regalarsi un'altra notte di dramma calcistico, ecco che tutto si è compiuto in una maniera ancora più imprevedibile. Il pari di San Siro lascia tutto come prima del fischio d'inizio di questa 37.a giornata e rimanda i verdetti all'ultimo turno, quello che l'Inter giocherà sul campo del Como, partendo sempre dal punto di distacco dal Napoli. Se infatti i nerazzurri sono stati raggiunti sul 2-2 al 90' dalla Lazio, il risultato del Tardini (0-0) ha lasciato immutata la situazione in vetta alla classifica.
Il fatto è che l'Inter è stata avanti, due volte, raggiunta al 90' da un calcio di rigore assegnato grazie al VAR. Bisseck al 47' del primo tempo aveva regalato il primo vantaggio, poi il pari di Pedro, prima annullato e poi concesso. Al 79' il balzo di Dumfries: un colpo di testa e un gol chiamato da tutto lo stadio, in un momento di perfetta simbiosi tra tifo e squadra, tra desideri e voglia di vincere. Ma questo Inter-Lazio aveva ancora oltre 20 minuti da giocare: gli ultimi 10, con il rigore assegnato per mano di Bisseck e segnato da Pedro al 90'. E poi il lunghissimo recupero: 10' di passione, con il gol sfiorato da Arnautovic, quello segnato dal centravanti, poi annullato per fuorigioco. Tutto, di tutto, di più. Una tremenda giostra, schizofrenica e inspiegabile, che ha portato a un pari nonostante gli ultimi tentativi, le illusioni di un altro miracolo in avanti, sfiorato ma non concretizzato.
L'ultima notte a San Siro della stagione. I match in contemporanea, l'aria di chi vive sospeso, attese e pensieri, ragionamenti e presagi. Il sole, il vento, le energie da centellinare. Inter-Lazio come opportunità, Monaco in fondo è lontana. L'Inter così decide di comandare il gioco, ma da quando il match comincia a quando Chiffi fischierà la fine al 100', sembrerà passata un'era. Succederà di tutto, e un po' il pubblico, caldissimo, entusiasmante per spinta, se lo aspettava. Inter in controllo, senza lo sprint finale giusto per ferire la Lazio, tutta preoccupata a stare corta e bassa, a non giocare la palla nello stretto per non perderla. La Lazio spreca le transizioni, l'Inter trova il gioco, il tiro di Dimarco respinto da Mandas. Gioca per le ripartenze, Baroni: Isaksen in campo aperto, solo, va per il gol, negato da Sommer. Lo stadio esplode, come per un gol fatto. Notte lunga, tutti lo sanno. Nel recupero del primo tempo, sugli sviluppi di corner, Bisseck si inventa un altro gol, come quello di Verona: sinistro sotto la traversa per un'1-0 che fa tremare San Siro. L'Inter prova a gestire il vantaggio, dosa le energie, soffre anche il pressing biancoceleste. La Lazio aumenta i giri, si fa pericolosa. Manca il palleggio per respirare, mancano le sfuriate in avanti: Inter più timida, Inter che rischia. Dia solo davanti a Sommer, palla fuori di un soffio grazie al recupero prodigioso di Bisseck. Si trema, e alla mezz'ora arriva il pari di Pedro: segna in mischia, con il gol convalidato dopo un lunghissimo check del VAR. Un gol che gela tutti, ma che non mette la parola fine. Come nelle notti indimenticabili, San Siro tira fuori il meglio. "Per la gente che" cantato da tutto lo stadio accompagna la punizione di Calhanoglu che piove sulla testa di Dumfries: l'energia di Denzel, il suo stacco. Al 79' San Siro esplode, è qualcosa di inspiegabile. Ricomposta la gioia, tutti sanno: è lunga. E tutti tornano a soffrire. Ancora Denzel scuote la rete, palla sull'esterno però. Che notte: all'88' il tocco in area di Bisseck di mano. Niente rigore, poi sì dopo il check del VAR. Pedro al 90' fa 2-2. Sulle panchine non ci sono più Inzaghi e Baroni, espulsi. San Siro diventa luogo di un'altra partita: recupero di 7 minuti, diventano 10. Perché succede di tutto. Al 94' Arnautovic non trova la deviazione vincente in area. Acerbi fa il centravanti, la Lazio fallisce il gol del K.O. Al 98' su un tiro-cross di Correa, Carlos Augusto devia, Arnautovic incorna di testa: gol, poi annullato per off-side. Le energie, le ultime, disegnano ancora due occasioni nerazzurre, un tiro di Acerbi, cross sfumati. Finisce 2-2, resta solo Como-Inter.
Marcatore: 47' pt Bisseck (I), 72' Pedro (L), 79' Dumfries (I), 90' Pedro (L) su rig.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 31 Bisseck, 15 Acerbi, 95 Bastoni (8 Arnautovic 91'); 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu (59 Zalewski 91'), 22 Mkhitaryan (7 Zielinski 91'), 32 Dimarco (30 Carlos Augusto 68'); 9 Thuram, 99 Taremi (11 Correa 56'). A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 21 Asllani, 28 Pavard, 36 Darmian, 53 Topalovic. Allenatore: Simone Inzaghi.
LAZIO (4-2-3-1): 35 Mandas; 77 Marusic, 34 Gila (2 Gigot 97'), 13 Romagnoli, 30 Tavares (23 Hysaj 65'); 8 Guendouzi, 6 Rovella; 18 Isaksen ( 9 Pedro 53'), 5 Vecino, 19 Dia; 11 Castellanos. A disposizione: 55 Furlanetto, 94 Provedel, 7 Dele-Bashiru, 14 Noslin, 20 Tchaouna, 21 Belahyane, 25 Provstgaard, 26 Basic. Allenatore: Marco Baroni.
Ammoniti: Calhanoglu (I), Castellanos (L), Gila (L), Romagnoli (L) Espulsi: Inzaghi (I) e Baroni (L) Recupero: 3' - 10'
Arbitro: Chiffi. Assistenti: Meli, Alassio. Quarto ufficiale: Marcenaro. VAR: Di Paolo. Assistente VAR: Guida.
SQUALIFICATI Inter: - Lazio: Pellegrini Lu. (1), Zaccagni (1)
DIFFIDATI Inter: Asllani, Bisseck, Inzaghi (allenatore), Pavard Lazio: Belahyane, Rovella