Inter News 24
·15 décembre 2025
Inter sulle ali dell’entusiasmo dopo Genoa, e spunta il paragone con la squadra di Inzaghi 2023-24

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·15 décembre 2025

A distanza di circa 600 giorni da quel 22 aprile 2024 – data in cui l’Inter vinse lo Scudetto della seconda stella nel derby contro il Milan, grazie ai gol del difensore italiano Francesco Acerbi e dell’attaccante francese Marcus Thuram – i nerazzurri tornano in testa alla classifica. L’analisi si concentra sul confronto tra la squadra attuale, guidata dal rumeno Cristian Chivu, e quella che trionfò due anni fa sotto la guida dell’italiano Simone Inzaghi .
Dopo 15 giornate, l’Inter è ancora al comando, sebbene i numeri totali siano leggermente inferiori rispetto alla stagione 2023-24, in cui il gruppo dominò di fatto il campionato. L’attuale Inter ha 5 punti in meno rispetto all’epoca e ha subito 3 sconfitte in più. Sebbene i gol segnati siano simili (34 oggi contro i 37 di allora), con una media-gol pressoché equivalente (da 2,34 a 2,27), la differenza più marcata sta nelle reti subite: sono raddoppiate, passando da 7 a 14.
Entrando nei dettagli, emerge un dato che riflette la novità tattica di Chivu. La squadra crea molto di più ma capitalizza meno. L’Inter di Inzaghi sfruttava quasi tutte le occasioni nitide (3,18 palle gol a partita convertite in 2,34 reti). Quella di Chivu genera un numero di “grandi occasioni a partita” nettamente superiore, toccando quota 4,18, ma la percentuale realizzativa è crollata dal 49,6% al 33,9%.
Questa filosofia tattica è figlia della decisione di Chivu di alzare profondamente la linea difensiva rispetto al recente passato, puntando su una retroguardia più spregiudicata. L’obiettivo è costruire gioco offensivo (non a caso, i 6 gol arrivati dai difensori rendono l’Inter la miglior squadra d’Italia in questo fondamentale, al pari del Como). Questa mossa ha anche migliorato la “trappola del fuorigioco”, con gli offside provocati saliti da 1,08 a 1,40 a gara.
Nel complesso, il confronto tra l’ultima Inter scudettata e quella attuale si può riassumere in due punti chiave. Primo: per raggiungere il gruppo dei record, Chivu dovrebbe sistemare la fase difensiva che, pur essendo più alta, concede troppo. Secondo: se l’Inter attuale iniziasse a capitalizzare le tante occasioni costruite (4,18 a gara), “rischierebbe” persino di migliorare i numeri offensivi del team di Inzaghi.
In casa nerazzurra, comunque, se il risultato finale fosse lo stesso del 2024 – la conquista del tricolore – tutti si riterrebbero ampiamente soddisfatti.









































