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Diego D'Avanzo·15 juin 2025

⏰ Italia, è ora di rialzarsi! Come giocherà la Nazionale con Gattuso 👀

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Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore della Nazionale Italiana (qua avevamo già analizzato i suoi pregi e difetti), ma come giocheranno gli Azzurri con lui in panchina?

Vediamo le possibili scelte di Gattuso sulla panchina dell'Italia.


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Difesa a 4 oppure a 3?

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L'Italia dopo l'Europeo si è basata sulla difesa a 3: una scelta che si è appoggiata molto sul "Blocco-Inter" e ha ricalcato il sistema difensivo delle big italiane. Un'idea che in termini difensivi non ha pagato: escludendo la Moldova, l'Italia ha preso almeno 2 gol in 4 partite consecutive.

Ora Gattuso avrà poco tempo per lavorare coi giocatori e inizialmente potrebbe affidarsi alla continuità, sempre con la difesa a 3 ma senza rinunciare agli esterni: Spalletti nel suo 3-4-2-1 ha inserito spesso dei trequartisti di fraseggio e non delle ali.

Gattuso potrebbe mantenere questo impianto per non rinunciare alla qualità di Dimarco sulla fascia e allo stesso tempo cambiare l'impostazione offensiva della squadra: meno giocate nei mezzi-spazi con dei trequartisti a legare la manovra, e più gioco sulle ali.

Ma questa soluzione potrebbe essere solo temporanea perché Gattuso ha quasi sempre utilizzato la difesa a 4, schierando almeno 3 giocatori offensivi dalla trequarti in avanti. In questo modo l'Italia potrebbe rendersi pericolosa anche quando "non va a 100 km/h", perché l'Italia di Spalletti non aveva mezze misure: o si giocava alla perfezione di gruppo - rischiando comunque di subire gol spesso - oppure si produceva troppo poco.


Tornano gli esterni, a quale prezzo?

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Questa previsione si inserisce nell'idea generale più attesa, il ritorno degli esterni d'attacco: Orsolini che "chiamava" (anche nelle esultanze) la Nazionale finalmente potrebbe avere una risposta. L'utilizzo di Zaccagni, Orsolini e magari un Chiesa recuperato potrebbe essere fondamentale: il gol salvifico contro la Croazia arrivò dall'esterno, l'unica occasione contro la Norvegia è nata grazie a un cross per Lucca. Nei momenti di difficoltà serve anche la giocata del singolo.

A loro si chiederà sicuramente un grande impegno e tanta corsa: le squadre di Gattuso non giocano di "rimessa" e adottano un forte pressing per il recupero della palla in avanti. Una scelta rischiosa e che ha poco tempo per essere sviluppata: in questo dovrà essere bravo il CT, che dovrà mantenere il concetto di "recupero palla" proposto da Spalletti e svilupparlo a pieno, migliorandolo sia tatticamente sia nello spirito combattivo. E poi chiudersi in difesa quando serve, l'Europeo lo abbiamo vinto anche così.

Il prezzo potrebbe essere quello di vedere un'Italia meno codificata almeno nelle fasi iniziali, più "semplice" e - si spera - più arrembante nell'animo. Si tratta anche di retorica dell'orgoglio: spesso una parola negativa e semplicistica ma che oggi è diventata imprescindibile per gli Azzurri.


L'orgoglio

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E poi servirà rialzarsi emotivamente, perché le cause dell'apatia sono diverse: un sistema che non ha trovato il suo equilibrio, le scorie di un Europeo che non sono passate, il blocco interista deluso dalla finale e ora l'ennesimo CT che cambia. Il gruppo ha vissuto tante emozioni e provato molte rimedi in poco tempo e questo si vede nei risultati, e pure nell'atteggiamento.

Gattuso è stato preso anche e soprattutto per questo: far riprendere la Nazionale subito, in un modo o nell'altro e possibilmente con un progetto. Ma l'obiettivo principale è chiaro: andare al Mondiale, poi si vedrà.

Su questo spingerà Ringhio: determinazione, attaccamento e responsabilità. Questo poi si deve tradurre anche in campo perché una diagonale, una corsa o un inserimento in più partono dalla testa ma possono far riuscire uno schema preparato in allenamento. Il gioco non è a compartimenti stagni: tattica sì, cuore ancor di più. Retorica? Forse ci serve anche questa.


📸 PASCAL GUYOT - AFP or licensors