Italia U21, Baldini vara nuovi metodi d’allenamento: giocatori bendati | OneFootball

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Calcionews24

·8 octobre 2025

Italia U21, Baldini vara nuovi metodi d’allenamento: giocatori bendati

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Italia U21, Baldini vara nuovi metodi d’allenamento: giocatori bendati. Il ct degli Azzurrini non è nuovo a queste trovate innovative

Un occhio bendato per migliorare la visione di gioco e un braccio bloccato per affinare l’equilibrio. Non è un allenamento di pugilato, ma l’ultima, anticonvenzionale seduta di lavoro dell’Italia Under 21 guidata dal commissario tecnico Silvio Baldini. A tre giorni dalla cruciale sfida di qualificazione europea contro la Svezia, gli Azzurrini si sono allenati a Bagno di Romagna con metodi che hanno sorpreso tutti, ma che rappresentano il cuore della filosofia di un allenatore che ha sempre guardato oltre gli schemi tradizionali.

La scelta di far allenare i giocatori con un occhio coperto o con un braccio immobilizzato dentro al fratino non è una semplice eccentricità. Come spiegato dallo stesso Baldini, che aveva già sperimentato queste pratiche a Catania e Pescara, l’obiettivo è spingere i calciatori a sviluppare percezioni alternative, costringendoli a usare la mente e il corpo per sopperire a una difficoltà indotta. Questo tipo di esercizio, diviso in fasi, mira a migliorare la concentrazione, la visione periferica e la capacità di reagire sotto pressione. È un approccio che si affianca ad altre iniziative “estreme” della sua carriera, come quando portò i giocatori della Carrarese su un ring di boxe o la squadra di Empoli in carcere a Massa.


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Ma la rivoluzione di Baldini non si ferma al campo. Il nuovo corso dell’Under 21 è fondato sulla creazione di un gruppo coeso e concentrato, lontano dalle distrazioni del calcio moderno. Per questo, il ct ha abolito le camere singole nei ritiri, sistemando i giocatori in stanze doppie in base al ruolo, con una tripla per i portieri. Un modello ispirato ai racconti di Giancarlo Antognoni sulla Nazionale degli anni ’80, per favorire il dialogo e il confronto.

Un’altra regola ferrea riguarda i cellulari: niente telefoni nello spogliatoio. I dispositivi devono essere lasciati in camera o spenti in un’apposita cesta, una scelta mirata a rafforzare la comunicazione diretta e la concentrazione. Questa disciplina, però, è bilanciata da momenti di socializzazione pensati per cementare lo spogliatoio, come le cene di squadra in ristoranti o fattorie locali e le sedute defaticanti in spiaggia. Un metodo a 360 gradi che punta a formare non solo calciatori più forti, ma un gruppo più unito.

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