Italiano: “Atalanta fortissima e capace di resettare, a noi serve continuità. Dallinga cresce ma ora Castro è più avanti, Orsolini tornerà quello vero” | OneFootball

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·27 septembre 2024

Italiano: “Atalanta fortissima e capace di resettare, a noi serve continuità. Dallinga cresce ma ora Castro è più avanti, Orsolini tornerà quello vero”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate stamattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna, gara valida per la 6^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 20:45.


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Il più vincente contro Gasperini – «Nelle ultime tre stagioni io e lui ci siamo incontrati spesso, inclusa una doppia semifinale di Coppa Italia: sono sempre venute fuori delle partite tirate con un ritmo molto elevato, e domani mi aspetto la stessa cosa. Quando si va ad affrontare l’Atalanta di Gasperini bisogna tenere altissima l’attenzione, in questi anni ho compreso la loro bravura nell’archiviare la gara precedente e focalizzarsi su quella successiva, facendo puntualmente grandi prestazioni. Parliamo di una squadra davvero forte che sì, ogni tanto può inciampare e perdere qualche punto ma non perde mai la convinzione. Questo tipo di carattere dobbiamo averlo anche noi: quando non ci sarà il sole e magari i risultati faticheranno ad arrivare, l’identità ci consentirà di reagire agli scivoloni».

Turnover ma senza esagerare – «Qui procediamo prendendo una partita per volta, non possiamo andare oltre perché abbiamo bisogno di fare risultato. Per un allenatore è importante creare un gruppo coeso con una lettura univoca di tutto quello che si va a fare, e per fare bisogna concentrarsi gara dopo gara. Una volta terminata quella con l’Atalanta penseremo al Liverpool, e in seguito al derby col Parma: dobbiamo dare continuità alla vittoria di Monza».

Ossigeno a Monza – «Alla fine i tre punti sono ciò su cui si concentrano tutti, la medicina che ti fa arrivare al campo con il sorriso. E infatti questa è stata la settimana più bella da quando sono qui: tutti sorridenti e tutti che hanno spinto tantissimo, sono felice perché ho visto una squadra allenarsi in maniera molto attenta e concentrata. Abbiamo bisogno di creare una forte identità e spero la si possa acquisire in breve tempo, perché è la chiave di volta. Domenica scorsa dopo i primi dieci minuti così così abbiamo fatto emergere la nostra qualità, ridotto gli errori e arginato la pericolosità degli avversari, un atteggiamento che mi è piaciuto tantissimo: il Monza aveva appena messo alle corde l’Inter nel turno precedenti, e noi abbiamo avuto molti meriti nel riuscire a spuntarla».

Finalmente Holm – «In settimana Emil si è allenato bene, sta progressivamente crescendo di condizione. Fin qui è stato martoriato dagli infortuni ma ha una capacità mostruosa dal punto di vista fisico, e non vediamo l’ora che arrivi a pieno regime».

Ndoye intoccabile – «Dan ha reagito benissimo al recente problema muscolare, giocando novanta minuti sia contro lo Shakhtar che contro il Monza, e questa settimana ha avuto modo di migliorare ulteriormente. Nel suo caso si tratta più di gestione che di allenamento, e secondo me adesso ha recuperato al 100%».

Arriverà anche Dallinga – «Thijs sta crescendo, però stanno crescendo anche tanti altri ragazzi e quindi è normale che la scelta ricada su qualcuno che è un po’ più avanti: Castro al momento è in vantaggio perché sta facendo grandi cose. Comunque stamattina in rifinitura Dallinga mi ha dimostrato che la sua condizione è diversa rispetto a quando è arrivato, inoltre sta imparando la lingua e si sta ambientando all’interno del gruppo».

Karlsson, sta a te – «Ho a disposizione sei esterni offensivi, Jesper deve continuare a lavorare sodo per guadagnarsi un minutaggio superiore: da qui in avanti dovrà farsi trovare pronto e sfruttare le chance che sicuramente gli darò».

Per una difesa in crescita… – «Nelle ultime partite siamo riusciti a trovare qualche lettura diversa rispetto all’inizio: non voglio parlare di equilibrio già trovato, però tra Shakhtar e Monza ho visto una squadra un po’ più compatta, con distanze più corte. Questa settimana abbiamo lavorato su numerosi aspetti negli ultimi venti metri, perché Atalanta e Liverpool sono micidiali lì».

…ce n’è un’altra in calo – «Atalanta squadra più perforata della Serie A? Servono ancora un bel po’ di gare per dare un giudizio, le statistiche ora contano il giusto. In estate hanno cambiato tanto e inserito giocatori di alto livello per competere in tutte e tre le competizioni, è normale che serva tempo per amalgamarli tutti. Parliamo comunque di un’avversaria temibile e da affrontare con enorme attenzione».

Castro, è solo l’inizio – «Santiago ha vent’anni e sono ancora parecchie le cose che deve imparare, testandole sia in allenamento che in partita. Ha delle qualità che lo possono far diventare un calciatore importante, perché un ragazzo che si gira e tira in porta come ha fatto a Monza ha qualcosa in più rispetto alla media, ma deve rimanere coi piedi per terra e seguire i consigli di chi è più esperto di lui: se lo farà potrà togliersi grandi soddisfazioni».

Ravaglia insidia Skorupski – «Sono soddisfatto della prestazione di Federico, a parte ovviamente quell’errore tecnico sul gol del Monza, ha lavorato bene e gli faccio i complimenti. Vedremo chi giocherà in porta domani, abbiamo tanti impegni e spesso ruoterò anche i portieri».

Orsolini da ritrovare – «Ieri ho parlato a lungo con ‘Orso’ perché voglio che sia libero di testa e in grado di fare la differenza in zona gol, voglio metterlo nelle condizioni di rendere al massimo. Non deve perdere di vista la concretezza, i momenti di alti e bassi possono capitare ma qui ha la stima di tutti. So cosa significhi avere un esterno d’attacco che appena comincia a segnare fa la differenza, e Riccardo deve tornare quello degli undici gol segnati l’anno scorso. Ne abbiamo parlato e ripeto, io sono l’ultima persona che vuole metterlo in difficoltà. Lo sa anche lui che non può essere quello visto nelle ultime uscite, mi ha detto che gli capitano spesso questi blocchi ma io sono convinto che insieme li supereremo».

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