Italiano: “Borussia da affrontare come fosse una finale, una vittoria sarebbe da pelle d’oca. Se siamo quelli di oggi è anche grazie alla Champions” | OneFootball

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·20 janvier 2025

Italiano: “Borussia da affrontare come fosse una finale, una vittoria sarebbe da pelle d’oca. Se siamo quelli di oggi è anche grazie alla Champions”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa allo stadio Renato Dall’Ara dall’allenatore rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna-Borussia Dortmund, gara valida per la 7^ giornata della fase campionato di UEFA Champions League in programma domani alle 21.


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A caccia dell’impresa – «Affronteremo la gara sapendo che potrebbe essere l’ultima in casa del nostro percorso e con l’obiettivo di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie: ci proveremo in tutti i modi contro una squadra molto forte, esperta e preparata che anche in questa Champions League sta facendo molto bene, cercheremo insieme ai nostri tifosi di mettere in campo entusiasmo. Stiamo bene e sono contento di come stiamo crescendo, proprio la Champions credo ci sia stata d’aiuto: fin qui abbiamo sempre ben figurato, domani ripartiremo da lì per fare qualcosa di straordinario».

Rispetto, non paura – «Il Borussia è una squadra pericolosissima, forte e che gioca bene a calcio, alcune delle ultime partite l’hanno persa in modo rocambolesco. Hanno modificato qualcosa nel sistema di gioco ma spesso propongono una punta, due esterni d’attacco e il doppio mediano: penso che si presenteranno qui in questa maniera e così ci siamo preparati, altresì saremo pronti ad adattarci. Loro sono abituati a questa competizione, l’anno scorso sono arrivati in finale, quindi rappresentano un avversario di alto livello e valore. Ma noi siamo pronti per fare la nostra partita».

Un Bologna diverso – «La mia squadra è cresciuta molto, specie sotto l’aspetto della condizione fisica, e ne sono contento. Penso che in particolare la gara di Lisbona contro il Benfica abbia dimostrato tale crescita anche in questa competizione, ed è quello che voglio rivedere domani. Una partita che mi rigiocherei potendo tornare indietro? Quella con lo Shakhtar, perché se avessimo fatto risultato pieno ne avremmo ricavato non solo i tre punti ma anche più fiducia e autostima. Come detto, però, il cammino in Champions sta lasciando tanto sia a me che ai ragazzi, abbiamo sperimentato cosa significa affrontare le migliori squadre europee».

Italianissimo – «Il mio rapporto con la Germania è durato appena sei mesi, poi la mia famiglia è tornata in Sicilia, quindi a parte qualche battuta in tedesco e qualche parente che ancora vive là non c’è molto altro (sorride, ndr)».

Solito ballottaggio in attacco – «La mia prima preoccupazione è legata al pieno recupero delle energie, viste le tante partite ravvicinate. Nel momento in cui sia Dallinga che Castro sono al 100%, la scelta viene fatta in base all’avversario e a quello che ci può dare un giocatore piuttosto che l’altro. ‘Santi’ è reduce da un gol importante, mentre Thijs è entrato alla grande e gli ho fatto i complimenti. Mi porterò questo dubbio fino a domani, ma chiunque scenderà in campo dovrà farlo consapevole di essere sia il centravanti che il primo difensore, il primo degli ‘animali’ chiamati ad un pressing feroce. L’obiettivo è presentarci al massimo delle forze, visto che avremo davanti una squadra molto fisica: in tal senso avremo la possibilità di schierare diversi giocatori che hanno riposato nell’ultimo match di campionato».

Ancora in Champions? – «Attualmente in campionato abbiamo compiuto una grande rimonta sulle squadre che ci stavano davanti. Questo ci ha fatto capire che se affrontiamo le partite come abbiamo fatto contro il Monza, con la stessa tranquillità e consapevolezza, possiamo continuare a galleggiare nelle zone nobili della classifica. L’obiettivo del presidente e del club è di rimanere in Europa e noi dobbiamo cercare di alimentarlo».

Fabbian e Urbanski scalpitano – «Sia ‘Giova’ che ‘Urba’ hanno fatto molto bene quando sono stati chiamati in causa, Urbanski anche da esterno offensivo. Come detto, andranno fatte valutazioni in base alle energie spese nella gara precedente, ecco perché c’è sempre bisogno di tutti. Non è possibile prevedere nel dettaglio lo sviluppo delle partite, ogni ragazzo deve saperle leggerle anche dalla panchina per poi entrare e dare un contributo importante».

Aebischer ancora indietro – «Michel era rientrato in gruppo dopo un infortunio muscolare patito durante la prima partitella in ritiro, poi si è fermato di nuovo, ha dovuto operarsi (di ernia inguinale, ndr) e adesso sta ancora lavorando a parte. Conosciamo bene le sue qualità e sappiamo quanto può essere prezioso, ma per il suo rientro servirà ancora un po’ di tempo».

Rivelazione Odgaard – «Jens è davvero una grande sorpresa, non tanto per il ruolo che sta ricoprendo quanto per quello che garantisce alla squadra sul piano del sacrificio, dell’intelligenza tattica e anche della qualità: gli faccio i complimenti per come si sta adattando e per come sta rispondendo a tutte le situazioni. Quanto al suo mancato impiego da titolare in Champions, semplicemente è capitato dentro a rotazioni legate sempre al recupero delle energie spese. Anche entrando dalla panchina, comunque, è sempre riuscito a calarsi subito nella partita a mostrare ottime cose, penso in particolare al match di Birmingham».

Come una finale – «Oggi ho battuto soprattutto sull’aspetto mentale: quando il giorno dopo giochiamo alle 21 non andiamo mai in ritiro, ma ho chiesto ai ragazzi di concentrarsi sulla partita già a partire da questa sera, domani vorrei vederli arrivare come se dovessero affrontare una finale. Abbiamo l’occasione di regalare una gioia incredibile ai nostri tifosi, mi viene la pelle d’oca al solo pensiero di cosa potrebbe accadere se dovessimo vincere».

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