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·4 août 2025
Juventus, 118 milioni già spesi e solo due volti nuovi: il peso della gestione Giuntoli rallenta il mercato

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·4 août 2025
Il mercato bianconero ancora in fase embrionale: tanti investimenti per riscatti, poche cessioni, strategia condizionata dalle eredità passate
La Juventus si trova a fare i conti con una campagna acquisti apparentemente in stallo, ma che ha già comportato un esborso significativo: 118,5 milioni di euro investiti per rafforzare – o, meglio, confermare – la rosa in vista della stagione 2025/2026. Eppure, al netto delle cifre, i volti nuovi sono appena due: Jonathan David, arrivato a parametro zero, e Joao Mario, ingaggiato dal Porto.
Secondo quanto evidenziato dal Corriere dello Sport, il mercato della Juventus è ancora fortemente condizionato dalle operazioni impostate durante la gestione Giuntoli. Proprio l’ex direttore sportivo del Napoli, ha lasciato una pesante eredità economica che il nuovo organigramma sta cercando di gestire con attenzione.
Le cifre nel dettaglio: tra riscatti e nuovi arrivi Entrando nei numeri, la Juventus ha già finalizzato diverse operazioni onerose, molte delle quali legate a riscatti obbligatori:
Francisco Conceição: 32 milioni di euro al Porto
Nico Gonzalez: 28,1 milioni alla Fiorentina
Yankuba Minteh Kelly: 17,2 milioni al Newcastle
Michele Di Gregorio: 14,3 milioni
Pierre Kalulu: 14,3 milioni
Joao Mario: 12,6 milioni
A queste uscite corrisponde una sola cessione ufficiale, quella di Alberto Costa, mentre si attende il completamento del passaggio di Timothy Weah al Marsiglia.
Una strategia congelata in attesa delle uscite L’attuale direttore generale, Damien Comolli, ha già in programma ulteriori innesti per completare l’organico, ma le cessioni rappresentano ora una priorità assoluta. Secondo le indiscrezioni, saranno necessari almeno sei o sette trasferimenti in uscita per consentire nuove operazioni in entrata, nel rispetto degli equilibri finanziari imposti dal club e dai regolamenti UEFA.
Nel frattempo, nonostante una presenza ancora discreta sul mercato, la Juventus figura già tra i club più spendaccioni d’Europa in questa sessione estiva. Al momento, infatti, i bianconeri si collocano al decimo posto per investimenti complessivi, dietro giganti come Liverpool (293,6 milioni), Chelsea, Arsenal, Manchester City, Real Madrid, e altre realtà ambiziose come Sunderland e Tottenham.
Una situazione ereditata e da gestire con equilibrio Il quadro attuale impone una riflessione non solo sul mercato, ma sulla sostenibilità del progetto tecnico e finanziario della Juventus. Dopo aver speso oltre 200 milioni nella passata stagione per ottenere la qualificazione in Champions all’ultima giornata, il club sembra oggi impegnato più nella razionalizzazione delle spese che in una rivoluzione tecnica.
Per vedere il vero mercato in entrata della Juventus, sarà quindi necessario attendere: solo dopo un’adeguata fase di snellimento dell’organico, Comolli potrà tornare a muoversi con maggiore libertà. L’obiettivo resta costruire una squadra all’altezza delle ambizioni europee, ma senza ripetere gli errori gestionali recenti.