Juventusnews24
·26 septembre 2025
Juventus stanca? Tudor analizza la condizione fisica dei bianconeri: «Siamo pagati per questo. Anche altre squadre hanno questi problemi»

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Nessuna preoccupazione, ma massima fiducia. Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, l’allenatore della Juventus, Igor Tudor, ha risposto con grande serenità a chi gli chiedeva se fosse preoccupato per la condizione fisica della sua squadra, apparsa affaticata nel pareggio di Verona. Il tecnico ha spiegato la sua filosofia di gestione in un periodo così denso di impegni.
PAROLE – «Non sono preoccupato anzi sono in fiducia. La squadra sta bene, è totalmente un calcio diverso giocare 3 partite a settimana invece di una. Ci sono tante dimostrazioni nel passato e nel presente. Per quella ragione un allenatore deve essere ancora più bravo nel fare le scelte, anche le scelte contano molto di più dei modi di allenare. A certi giocatori non vuoi rinunciare mai… Poi durante la partita ti rendi conto che era meglio quello. Ma siamo pagati per questo e bisogna sbagliare meno possibile. Dipende dalle caratteristiche, qualcuno può anche giocare 50 partite. Anche altre squadre hanno questi problemi».
Igor Tudor ha esordito smentendo ogni allarmismo. “Non sono preoccupato, anzi sono in fiducia. La squadra sta bene”, ha affermato, sottolineando però una differenza fondamentale nel calcio moderno: “È totalmente un calcio diverso giocare 3 partite a settimana invece di una”. Un ritmo serrato, che impone una gestione completamente diversa delle risorse.
Secondo l’allenatore croato, in questi contesti, la capacità di un tecnico si misura soprattutto nelle decisioni. “Le scelte contano molto di più dei modi di allenare”, ha spiegato, evidenziando come la capacità di operare un turnover intelligente sia più cruciale della singola seduta di allenamento.
Tudor ha poi confessato la difficoltà del suo mestiere. “A certi giocatori non vuoi rinunciare mai… Poi durante la partita ti rendi conto che era meglio quello”, ha ammesso, descrivendo il sottile equilibrio tra l’affidarsi ai titolarissimi e la necessità di far rifiatare gli uomini chiave.
“Siamo pagati per questo e bisogna sbagliare meno possibile”, ha aggiunto, assumendosi la piena responsabilità delle sue decisioni. L’allenatore della Vecchia Signora ha concluso ricordando come ogni giocatore abbia caratteristiche diverse e che la gestione del turnover sia un problema comune a tutte le grandi squadre che competono su più fronti, come l’Atalanta.