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·10 août 2025

Juventus, Tudor suona la carica: “Non partiremo con l’obiettivo del quarto posto. Su Kolo Muani…”

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In un’intervista esclusiva a Tuttosport, Tudor ha parlato di diversi temi legati al mondo Juventus: ecco tutte le sue parole.

Igor Tudor, e se la squadra restasse questa?


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Sarebbe più pronta, perché c’è un anno alle spalle. E non è da sottovalutare: ora siamo molto simili a ciò che eravamo a fine annata. Vedremo quello che accadrà”.

Poi c’è Bremer.

Vediamo quanto ci mette ad arrivare ai suoi livelli. Nella prima partita ha fatto 45 minuti, nel test sarà di nuovo titolare”.

Sarebbe davvero contento se dovesse rimanere così?

Guardi, io sono sempre contento. Perché alleno la Juventus. Posso dirvi quello che ho detto ai ragazzi quando è finito il Mondiale”.

Prego

“Ho fatto una riunione con loro, parlando così: ora riposate, poi torniamo a lavorare più forte. Per mettere più voglia e altre cose da fare. Non voglio partire con l’obiettivo del quarto posto. E vedo dove ci posizionano nelle griglie di partenza…”.

La motiva?

Ci mettono al terzo, quarto posto. Qualcuno quinto, nelle previsioni. Personalmente, mi motiva tanto. Ma bisogna anche vedere che la Juventus, da cinque anni, non è arrivata né prima, né seconda. E va preso con grande motivazione, certo: poi c’è il campo”.

Juventus, Tudor: “Io voglio vincere sempre”

Cosa cerca dai suoi ragazzi?Io dico a me e a loro: va bene tutto, ma quando arrivo al campo è come andare sul ring. Bisogna vincere. Io voglio farlo pure quando si gioca a carte, quando c’è il calcetto con gli amici, la partita di basket. Cerco quest’approccio. Il resto sono proclami: so che piacciono, ma la penso diversamente. Comunque, in loro ho massima fiducia”.

Cosa gliela dà?

Siamo una squadra bella, giusta, organizzata, tosta. Difficile da battere. Questo è il punto di partenza”.

Il gruppo segue questa motivazione?

Ritengo che siano tutti motivati da ciò che si dice. E che tutti siano competitivi: è una roba che tocca l’orgoglio. Naturalmente, c’è il risultato. Ora non voglio annunciare: “Noi siamo da scudetto” oppure “Andiamo a vincere!”. Ma posso dire questo: c’è sempre da dimostrare sul campo. Non partiamo per il quarto o terzo posto”.

Sarà una Serie A più dura?

Ci sono gli avversari, ecco. Io mi aspetto un’annata molto difficile, con dei tecnici forti. A volte non succede, a volte sì: è il calcio. Stavolta sarà complicato”.

Su quale percentuale siete a ritiro concluso?

Sempre difficile farne una. Credo si sia fatto un gran lavoro e un buon Mondiale. Questa Juve ha una sua identità, bravura nel fare le cose nelle due fasi. E una buona mentalità. Abbiamo costruito qualcosa e abbiamo finito per bene: questo ci ha dato più consapevolezza e coraggio, che non sono da sottovalutare”.

Crede che possa essere l’anno di Koopmeiners?In questi allenamenti sta provando da mediano. A Dortmund iniziano Locatelli e Thuram, ma Koop giocherà dal primo minuto contro l’Atalanta e più arretrato. Per Parma decideremo”.

È stato lui a chiederle di arretrare?

No, non è partita da lui. Ma Teun è un giocatore di livello, può stare ovunque per me. E può stare più dietro perché abbiamo un Conceiçao che merita di partire dal 1’, sull’asse con Yildiz e dietro l’attaccante. Koopmeiners ora lo provo davanti alla difesa come fatto con Khephren e Manuel, poi può giocare pure a sinistra. Un po’ come Nico: può stare più alto e più basso”.

Diventerà il vostro grande acquisto in mezzo?

Spero di sì, perché è un giocatore di qualità. Per lui è stato un anno di ambientamento: è arrivato a settembre senza preparazione ed è stato “buttato” subito in campo. Poi ha avuto due o tre infortuni, l’ultimo con me: out per tre mesi. Penso fortemente possa essere un valore aggiunto”.

Come Bremer, come Cabal.

Juan torna ad allenarsi con noi la prossima settimana. Noi siamo questi, poi si capirà cosa succede alla fine del mercato. Anzi, a me così non piace proprio…”.

Cioè?

Si gioca con il mercato aperto ed è una roba da impazzire tutti. Spero finisca, che venga abbattuta la formula. Per me è inaccettabile”.

Tudor: “Kolo Muani? Non l’ho sentito. David ha qualità”

A proposito di mercato: ha sentito Kolo Muani?Io non sento nessuno. Kolo è un giocatore del Psg”.

Condivide la fiducia della società?

C’è fiducia nel club, che sta lavorando su ogni aspetto, entrate e uscite». Però resta un giocatore importante. «Sì, è importante, ma ora è a Parigi. Sono importanti i due attaccanti che abbiamo noi, David e Vlahovic.”

David ha detto di poter raggiungere i 25 gol stagionali: è d’accordo?

Lo dirà il rettangolo verde. Quello che io ho visto in lui, ecco, è che ha qualità. Lo trovo un ragazzo lucido e intelligente, in area di rigore arriva prima degli altri.”

Come Trezeguet?

Un po’ diverso, David aveva un primo tocco pazzesco. Comunque, è uno molto concentrato, applicato e allora lo vediamo con il Borussia. Sarà titolare anche lui.”

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