Koopmeiners in crescita, quel dato certifica il percorso intrapreso dall’olandese sotto la guida Spalletti | OneFootball

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Juventusnews24

·14 décembre 2025

Koopmeiners in crescita, quel dato certifica il percorso intrapreso dall’olandese sotto la guida Spalletti

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Koopmeiners in crescita, l’incredibile statistica sui palloni giocati che certifica la centralità dell’olandese e quel ricordo del primo gol bianconero

La sfida del Dall’Ara non è una partita come le altre per Teun Koopmeiners. L’olandese, diventato in poche settimane il fulcro imprescindibile del gioco di Luciano Spalletti, ritrova un avversario che evoca dolci ricordi e stimola il suo istinto del gol. Contro il Bologna, infatti, il centrocampista ha già trovato la via della rete in due occasioni in Serie A, ma una in particolare resta scolpita nella memoria dei tifosi: quella del 7 dicembre 2024, giorno in cui siglò il suo primo sigillo assoluto con la maglia della Juventus. Un precedente che suona come un buon auspicio per la gara odierna, dove la sua presenza sarà fondamentale sia in fase di costruzione che di finalizzazione.

Ma l’importanza di Koopmeiners va ben oltre i gol. I dati raccolti nelle ultime settimane descrivono un giocatore che è diventato il vero e proprio magnete della manovra bianconera. Nelle cinque gare disputate con Spalletti in panchina, l’olandese ha toccato la cifra mostruosa di 420 palloni. Non è un caso che, dall’inizio di novembre, si sia insediato stabilmente nella top 5 della Serie A per palloni giocati, una classifica riservata ai veri “cervelli” del campionato.


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Davanti a lui, in questa speciale graduatoria, ci sono solo mostri sacri del palleggio: il compagno di reparto Manuel Locatelli, il regista interista Hakan Çalhanoglu, l’eterno Luka Modric e il difensore Alessandro Bastoni. Essere quinto in mezzo a questi nomi certifica la trasformazione tattica voluta dal tecnico: Koopmeiners non è più solo un incursore, ma un costruttore di gioco totale, capace di abbassarsi per ricevere (magari da braccetto) e di alzarsi per colpire. Contro il Bologna, la Juve si affida ancora ai suoi piedi e ai suoi polmoni per dettare i tempi della missione emiliana.

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