Calcionews24
·11 avril 2025
L’esperienza (dimenticabile) di Riccardo Orsolini all’Atalanta nel 2017: tanto talento e poco spazio a Bergamo

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Riccardo Orsolini è diventato una bandiera in quel di Bologna: qualità, giocate da fuoriclasse, trascinatore di quella che è una grande realtà considerando sia la Champions League che la (probabile) finale di Coppa Italia. Contro l’Atalanta è diventato un must negli ultimi anni, non soltanto per lo scontro diretto in sé, ma soprattutto per il suo passato (dimenticabile) alla Dea.
Estate 2017, Gasperini ha bisogno di un attaccante di qualità per riuscire ad alternare Papu Gomez (ai tempi seconda punta) e Giovanni Sartori decise di portare in prestito dalla Juventus Riccardo Orsolini che ad Ascoli si è dimostrato uno dei giovani più promettenti del campionato italiano. Il contesto perfetto, il mister giusto, la voglia di imparare presente: cosa è mancò allora per sbocciare definitivamente? Semplicemente lo spazio.
10 presenze, una media che si aggirava intorno ai 15 minuti e nel mezzo un assist durante la sfida di Coppa Italia contro il Sassuolo e la rete annullata contro il Crotone (fuorigioco), e seppur davanti avesse due fuoriclasse come Papu Gomez e Josip Ilicic, ci sarebbe stato comunque il tempo e la dedizione per essere alla loro pari.
Tuttavia Gasperini decise di mandarlo via ritenendolo inadatto al blocco orobico. Sartori provò a spingere per una sua permanenza all’Atalanta, ma la decisione del tecnico unita anche alla volontà del ragazzo di avere più spazio hanno scaturito tale esito: scrivendo un’altra storia con il Bologna prendendosi la sua rivincita.