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·7 septembre 2025
đ Lâex difensore Piccini si ritira a soli 32 anni: la lettera dâaddio Ăš straziante

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·7 septembre 2025
Cristiano Piccini, ex calciatore di Spezia, Carrarese, Sampdoria e Livorno, si Ăš ritirato a soli 32 anni comunicando la sua decisione sui social. Di seguito il suo messaggio.
âCaro Cristiano, ti scrivo da lontano. Da un tempo che tu, adesso, non riesci nemmeno a immaginare. Ti scrivo da spogliatoi che sanno di gloria e di lacrime, da stadi pieni che ti hanno fatto tremare le gambe e da camere dâhotel dove ti sei sentito piĂč solo che mai. Sono il te stesso di oggi. E ho tante cose da dirti. Ti ricordi quando tiravi calci al muro, al campetto dietro casa, convinto che bastasse sognare forte per arrivare in alto? Non avevi niente, se non un pallone e un cuore che batteva per il calcio. Non sapevi quanto sarebbe stato difficile. Eppure non hai mai mollato. Bravo. Volevo dirti che ce lâhai fatta. Hai indossato le maglie che da bambino vedevi solo in televisione. Hai viaggiato il mondo. Hai imparato cinque lingue. Hai vissuto in cittĂ che nemmeno sapevi pronunciare. E sĂŹ, hai realizzato il tuo sogno piĂč grande: indossare la maglia della Nazionale. Ma non Ăš stata tutta gloria. CâĂš stato il lato che non ti hanno raccontato. Quello che non vedi nei sogni di un bambinoâ.
E ancora, prosegue e conclude la lettera social di addio al calcio di Piccini: âTi spezzerai. Letteralmente. Il tuo ginocchio destro ti farĂ conoscere lâinferno. Sarai a un passo dal mollare tutto. Vedrai compagni passarti davanti, contratti svanire, porte chiudersi. Ma sai che câĂš? Ti rialzerai. Sempre. Imparerai che il calcio non Ăš solo dribbling e applausi. Ă anche depressione, solitudine, valigie sempre pronte. Ă essere un numero per chi ti paga e un simbolo per chi ti ama. Ma soprattutto imparerai che la vita Ăš molto di piĂč di una carriera. Scoprirai lâamore vero. Diventerai padre di due bambini che ti guarderanno come tu guardavi i tuoi idoli. E capirai che il successo piĂč grande non Ăš un trofeo, ma tornare a casa la sera e sentire che, nonostante tutto, sei il loro eroe. Oggi non sei piĂč il ragazzino che credeva di essere invincibile. Sei un uomo. Hai le cicatrici, sĂŹ. Ma sono quelle che ti rendono vero. Sono quelle che raccontano la tua storia. E se posso dirti una sola cosa, piccolo mio, Ăš questa: non smettere mai di crederci. Anche quando ti dicono che Ăš finita. Anche quando ti senti perso. PerchĂ© ogni volta che sei caduto, Ăš stato solo per imparare a rialzarti piĂč forte. Ti voglio bene. Con orgoglio, Cristianoâ.