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Alessandro De Felice ·7 août 2025
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Alessandro De Felice ·7 août 2025
La sparizione di Ademola Lookman dai radar dell'Atalanta ha fatto riemergere un fenomeno tuttâaltro che raro nel calcio moderno: quello dei giocatori che spariscono volontariamente, senza avvisare nessuno, per forzare un trasferimento o per ribellarsi a una situazione sgradita.
Lookman Ăš solo lâultimo di una lunga lista di "desaparecidos" del pallone, in compagnia di campioni come Tevez, Ronaldinho, Anelka o Icardi.
Alcuni lo fanno per protesta, altri per soldi, altri ancora semplicemente⊠per carattere. E non sono solo calciatori. Vediamo i casi piĂč assurdi e clamorosi.
Ademola Lookman, fresco eroe dellâEuropa League vinta con lâAtalanta, non si Ăš presentato alla ripresa degli allenamenti e non ha dato spiegazioni. Secondo le ricostruzioni, lâesterno nigeriano si sente tradito dalla societĂ , che l'estate scorsa gli aveva promesso la cessione â mai arrivata â al PSG.
Ora punta l'Inter e vuole forzare la mano. Il club nerazzurro osserva, lâAtalanta si irrigidisce, e lui... svanisce nel nulla.
Nel 2011 Carlos Tevez si rifiuta di entrare in campo contro il Bayern Monaco. Mancini lo accusa pubblicamente, il Manchester City lo sospende e lui⊠prende un aereo per lâArgentina, dove rimane per cinque mesi.
Nessun permesso, nessuna autorizzazione: solo silenzio e multe. TornerĂ a fatica, chiedendo scusa, ma il rapporto con il club sarĂ compromesso. Il suo caso resta uno dei piĂč famosi "esili volontari" del calcio inglese.
Nicolas Anelka al Real Madrid non trova pace. Arrivato per una cifra record nel 1999, non segna, viene isolato dai compagni e si deprime. Un giorno, semplicemente, sparisce: 10 giorni senza allenamenti, senza risposte, senza apparizioni pubbliche.
Il club lo multa, lui torna, segna due gol decisivi in Champions⊠e poi viene ceduto. Una storia di talento, solitudine e incomprensioni.
Il caso di Mauro Icardi Ăš tra i piĂč mediatici. LâInter gli toglie la fascia di capitano nel 2019, dopo tensioni sul rinnovo contrattuale e post velenosi sui social (complice Wanda Nara).
Icardi smette di allenarsi, salta le partite e si defila per settimane. Tornerà , segnerà , ma Ú già con la valigia in mano. In estate volerà al PSG. Un addio annunciato⊠con ghosting incorporato.
Ronaldinho, dopo il Milan, approda al Flamengo. Sembrava amore, ma dura poco. Salta allenamenti, si fa vedere piĂč in discoteca che al centro sportivo, e alla fine sparisce davvero: fa causa al club per mancati stipendi e si eclissa.
Nessuno sa dove sia finito. Poi riappare, firmando per lâAtletico Mineiro. Magia sĂŹ, ma anche caos.
Nel 2017, Ousmane Dembélé forza la cessione al Barcellona sparendo per due settimane dagli allenamenti del Borussia Dortmund. Era in Francia, aspettando la chiamata blaugrana.
Il trasferimento avviene, ma quella fuga segna la sua carriera: al Barça, tra infortuni e incostanza, non riesce mai a convincere del tutto. Quando inizi cosÏ, Ú dura cambiare narrazione.
"Non sei nei miei piani", scrive Conte a Diego Costa. Lâattaccante risponde⊠scomparendo. Rimane in Brasile per mesi, accusa il Chelsea di mobbing e si rifiuta di tornare.
Una battaglia personale â e telefonica â che finisce solo con il ritorno allâAtletico Madrid.
Nel 2017, Niang vuole la Premier, non il Torino. CosĂŹ inizia a presentarsi a Milanello solo quando gli pare. Mihajlovic, che lo ha lanciato, si dichiara deluso: âSta vivendo da ragazzo viziatoâ.
Alla fine accetta il Toro, ma il carattere rimane lo stesso. E l'esperienza granata finisce male.
Non solo calciatori. Marco Giampaolo, dopo una contestazione dei tifosi del Brescia nel 2013, si dimette e sparisce. Niente chiamate, telefono staccato, nessuna comunicazione.
Ci penserĂ il fratello a tranquillizzare tutti. Settimane dopo spiegherĂ : "Non accetto di dover rendere conto ai tifosi, Ăš una questione di dignitĂ ".
đž Marco Luzzani - 2025 Getty Images