Juventusnews24
·27 octobre 2025
Marchisio lancia questo messaggio dopo Lazio Juve: «Bisogna difendere sempre i propri colori. Ci vuole appartenenza e vero sacrificio da parte di tutti»

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Un messaggio breve, secco, ma che pesa come un macigno. Nel momento più buio della stagione, con la Juventus in piena crisi di risultati e di identità dopo le sconfitte contro Como e Real Madrid (ottava gara di fila senza vittorie), a suonare la carica è Claudio Marchisio. L’ex centrocampista bianconero, simbolo di un’era vincente, ha affidato ai suoi canali social un pensiero che è un richiamo ai valori fondamentali della juventinità, un appello accorato a una squadra apparsa smarrita e priva di carattere vista contro la Lazio.
Mentre opinionisti e tifosi criticano la “confusione totale” di Igor Tudor, la mancanza di leadership e gli errori di un mercato che non sta rendendo, il “Principino” non cerca colpevoli. Al contrario, richiama tutti all’ordine, ricordando cosa significa indossare quella maglia, specialmente quando le cose non vanno bene.
IL MESSAGGIO DI MARCHISIO – «Difendere sempre i propri colori. Nel bene, nelle vittorie e nei momenti più difficili. Dentro e fuori dal campo ci vuole appartenenza e VERO SACRIFICIO da parte di tutti. Forza Juventus».
Le parole di Marchisio sono un pugno nello stomaco all’apatia vista nelle ultime uscite. Non è un “forza Juve” di circostanza. L’ex numero 8 ha voluto sottolineare due concetti chiave che, evidentemente, ritiene stiano mancando: “appartenenza” e “VERO SACRIFICIO”. L’uso delle maiuscole sulla parola “vero” è un segnale inequivocabile, una frecciata neanche troppo velata a chi, forse, non sta dando tutto quello che ha per la causa.
In un periodo in cui la squadra viene definita “irriconoscibile” e “senza identità”, Marchisio ricorda che la Juventus non è “solo una squadra”, ma un “modo di vivere” che impone “dedizione totale” e “professionalità assoluta”, come ha scritto di recente anche il suo ex compagno Daniele Rugani in occasione del rinnovo.
Il messaggio di Marchisio è un richiamo all’unità. Quel “da parte di tutti” è un appello a serrare i ranghi, dai giocatori allo staff, dalla dirigenza fino ai tifosi. In un momento in cui si parla di “rapporti freddi” tra Tudor e Comolli e di giocatori che sembrano “corricchiare” in campo (come l’accusa di Capello a Thuram), l’ex centrocampista ricorda che le difficoltà si superano solo restando uniti e mettendo il bene del club davanti agli egoismi personali.









































