Inter News 24
·27 septembre 2025
Marotta a Sky Sport: «Chivu adatto al nuovo ciclo, sull’Inter valutazioni azzardate. San Siro? Milano ha bisogno»

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·27 septembre 2025
Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima della gara contro il Cagliari, valida per la quinta giornata di Serie A, soffermandosi su tre temi centrali: il lavoro di Cristian Chivu, la gestione societaria e il futuro dello stadio di San Siro.
IL GIUDIZIO SU CHIVU – «L’impressione su Chivu è molto positiva: lo conoscevamo bene. Non è stato solo un calciatore vincente ma anche un ottimo allenatore nelle giovanili. A Parma ha dato risultati e questo depone, il suo profilo è adatto al nostro modello partito quest’anno, un nuovo ciclo: sta lavorando molto bene. Trovo azzardate alcune valutazioni da chi non vive la quotidianità: l’allenatore non è solo quello della domenica, ma è quello che lavora in settimana. Lui in tutti gli aspetti supera nettamente la sufficienza, siamo contenti».
Marotta ha voluto sottolineare la bontà del lavoro del tecnico rumeno, promosso in prima squadra dopo l’esperienza positiva con le giovanili. Secondo il presidente, le critiche arrivate dall’esterno non tengono conto del lavoro quotidiano svolto con il gruppo, che invece rappresenta un punto di forza per il nuovo progetto tecnico.
LA GESTIONE SOCIETARIA – «Io ho le spalle tantissimi anni, sono anche un po’ stanco ma ho uno strumento importante come l’esperienza, che va di passo con la competenza. Noi lavoriamo molto bene insieme sia nel rapporto con la proprietà che tra noi: tutte le decisioni sono state prese insieme, deve essere così. Io sono fautore della delega, una società moderna deve decidere collegialmente».
Il numero uno nerazzurro ha quindi rivendicato l’efficacia del modello di gestione basato sulla condivisione e sul lavoro di squadra, mettendo in risalto la sintonia tra la proprietà e la dirigenza.
IL FUTURO DI SAN SIRO – «Spero che i nostri politici capiscano che Milano ha l’esigenza di un nuovo stadio, o perlomeno Inter e Milan. Noi vorremmo trasformare questa esigenza in un patrimonio per Milano: è giusto che la prelazione della costruzione del nuovo stadio sia vista all’interno del Comune. Se non fosse così, dovremo colmare quest’esigenza, che rappresenta un gap coi competitor europei: lo rappresenta con tutti, negli ultimi 10 anni sono stati costruiti 53 stadi, in Italia solo 2. Da noi lo stadio trova difficoltà ad essere realizzato».
Marotta ha infine ribadito con fermezza come la questione impianti rappresenti un’urgenza per Milano e per il calcio italiano, ancora in forte ritardo rispetto al resto d’Europa.