Inter News 24
·16 novembre 2025
Marotta Inter, il presidente emozionato per l’omaggio a Giovanni Borghi: «È stato un filantropo, dispensava parole sagge»

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·16 novembre 2025

Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha partecipato alla commemorazione per i 50 anni dalla scomparsa di Giovanni “il Cumenda” Borghi, storico industriale varesino e figura centrale dello sport italiano del Novecento. L’evento, tenuto nell’ex Whirlpool di Comerio, è stato un momento di memoria e riconoscenza verso un uomo che ha trasformato il territorio, lasciando un’eredità umana e sportiva profondissima.
Marotta ha ricordato Borghi con grande affetto e gratitudine, sottolineando quanto quell’incontro – avvenuto quando era soltanto un ragazzo – abbia segnato in modo decisivo la sua futura carriera dirigenziale. In corsivo tra virgolette francesi, ha dichiarato:«È stato un filantropo, un mecenate dello sport, a lui la città di Varese deve essere perennemente riconoscente. La vita è fatta di incontri e io ho avuto la possibilità di incontrare Borghi e da lui ho iniziato a intraprendere gli elementi importanti per poter fare una carriera dirigenziale».
Il presidente nerazzurro ha poi raccontato uno dei suoi ricordi più vivi, legato a quando faceva il raccattapalle allo stadio:«Ero un ragazzino… l’incontro con lui avveniva principalmente la domenica quando facevo il raccattapalle. Arrivava allo stadio, si sedeva su una panchina vicino alla scala degli spogliatoi e io avevo la possibilità di scambiare due parole, di prendere il suo impermeabile beige. Ma soprattutto di ascoltarlo: dispensava sempre parole sagge, concrete, che rappresentavano perfettamente la sua persona».
Parole riportate da Malpensa24, che racchiudono un legame forte e sincero, fatto di esempi silenziosi e visione manageriale.
A conclusione, Marotta ha voluto estendere il suo ringraziamento a tutto il territorio varesino e alle figure che lo hanno formato:«A questo territorio devo molta riconoscenza: non posso dimenticare l’apprendistato che ho fatto grazie a persone importanti come i Borghi e un’icona di quel Varese che era Peo Maroso. Devo essere perennemente riconoscente e spero di poter restituire quello che mi hanno dato».
Un omaggio sentito, quello del presidente nerazzurro, che ricorda come la grandezza professionale spesso nasca da incontri semplici, umani e determinanti.









































