Massimo Mauro: «Spalletti non lo scopriamo oggi. Sarebbe piaciuto all’avvocato! Yildiz? Ha tutto per fare la storia della Juve. Rimpianto Rabiot? No, più Kean» | OneFootball

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·30 décembre 2025

Massimo Mauro: «Spalletti non lo scopriamo oggi. Sarebbe piaciuto all’avvocato! Yildiz? Ha tutto per fare la storia della Juve. Rimpianto Rabiot? No, più Kean»

Image de l'article :Massimo Mauro: «Spalletti non lo scopriamo oggi. Sarebbe piaciuto all’avvocato! Yildiz? Ha tutto per fare la storia della Juve. Rimpianto Rabiot? No, più Kean»

Massimo Mauro si racconta: «Spalletti non lo scopriamo oggi. Sarebbe piaciuto all’avvocato! Yildiz? Può fare la storia della Juve»

Massimo Mauro, ex centrocampista campione d’Italia e del mondo con la Juventus negli anni Ottanta, analizza il momento bianconero su La Gazzetta dello Sport. Al centro della sua disamina l’impatto di Luciano Spalletti e le strategie future del club.

STUPITO DALL’IMPATTO DI SPALLETTI «Perché dovrei esserlo? Se c’era qualcuno che poteva migliorare la rosa e i risultati della Juventus, quello era Spalletti. Luciano non lo scopriamo oggi, è un tecnico che ha ottenuto risultati a tutte le latitudini. Soltanto con l’Italia ha fatto male, ma in Nazionale non si allena. E Spalletti ha bisogno di lavorare sul campo per trasmettere le sue idee. Alla Juventus lo sta dimostrando una volta di più».LA GESTIONE DI PISA «Guardate cosa è successo a Pisa. In pochi avrebbero tolto Locatelli in quel momento della partita: invece Luciano ha sacrificato il capitano per il bene della squadra e riportato Koopmeiners più indietro per creare le condizioni migliori per l’ingresso di Zhegrova, che ha cambiato la partita con le sue giocate».GENTILE HA DETTO CHE SPALLETTI SAREBBE PIACIUTO ALL’AVVOCATO «Sicuramente. Ma sia chiara una cosa: la mentalità vincente della Juventus dei miei tempi non erano i capelli corti, ma andare in campo e vincere. Piuttosto nel dna del club c’è il fatto di essere solidi e di avere dei difensori forti. E con il rientro di Bremer la Juventus è messa benissimo. Non è un caso se con il brasiliano i bianconeri non perdono mai. Spalletti deve ripartire da Bremer e ispirarsi allo scudetto conquistato con il Napoli. Da quando guardo il calcio io, non ricordo un campionato vinto mostrando un gioco migliore. Nemmeno il Napoli di Maradona o il Milan di Sacchi erano così belli stilisticamente. La Juventus ha i giocatori per lottare per il titolo, ma non credo per vincerlo. La cattiveria degli ultimi successi di Inter e Napoli dimostra la ferocia che hanno queste due squadre, ancora nettamente favorite. Però…».LE PROSSIME QUATTRO GARE «Le prossime quattro giornate saranno decisive per misurare la Juventus. Storicamente i bianconeri contro le provinciali possono soffrire, ma poi vincono come a Pisa. Se Spalletti fa percorso netto contro Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari, beh a quel punto si potrebbero aprire anche nuovi scenari: dipende da quanti punti rosucchierà alle rivali. In ogni caso, sarebbe un segnale forte per il presente e per il futuro della Juventus stessa».IL FUTURO DEL TECNICO «Non puoi prendere Luciano per otto mesi, devi già costruire adesso il futuro insieme a lui. Basta scommesse, la Juventus non se le può permettere. Bisogna andare sul sicuro e Luciano è l’usato stragarantito. Guardiola è il numero uno al mondo, però non credo che se Spalletti avesse allenato le squadre di Pep avrebbe vinto molto meno».IL MERCATO DI GENNAIO «Se in estate sono arrivati gli scarti della Premier e della Liga, cosa si potrà mai acquistare a gennaio? Non vedo molto in giro: serve una “Spallettata” anche sul mercato, una bella invenzione. Palestra e Norton-Cuffy mi piacciono, però giocare nel Cagliari e nel Genoa è diverso: alla Juventus ci sono meno spazi per gli esterni. Chi si assume la responsabilità di fare mercato deve capire se questi due ragazzi possono ripetersi anche con la maglia bianconera e in un contesto tattico differente».L’IPOTESI CHIESA «Se sta bene, Chiesa è da top club e lo ha dimostrato tanto con la Juventus quanto con l’Italia. Federico è maturato in Inghilterra, conosce la Juventus e ha avuto Spalletti in Nazionale. Sicuramente non avrebbe problemi ad ambientarsi. Federico può giocare anche a destra e centravanti. Io venderei David: è un rapinatore d’area e mi sembra più da Barcellona che da Juventus. Sacrificherei il canadese per Chiesa».IL RINNOVO DI YILDIZ «Merita un contratto più importante e in linea con il suo ruolo, ma non è in scadenza e penso che se ne possa parlare anche a fine stagione. Kenan ha tutto per fare la storia della Juventus».INCEDIBILE «Un grande dirigente della Juventus del passato sosteneva che tutto ha un prezzo, infatti all’epoca si vendevano Vieri, Zidane… Adesso, però, se cedi Yildiz, non puoi comprare Buffon e Nedved. La Juventus deve tenersi stretto il suo dieci e tornare a investire nel settore giovanile. No, Yildiz non lo cederei nemmeno per cento milioni. Il futuro si costruisce partendo da lui, Bremer e dall’aggiunta di un portiere e di un centrocampista centrale di livello internazionale. Thuram ha un potenziale enorme, ma si deve svegliare: deve diventare più decisivo e dominante».RIMPIANGE RABIOT «No, più Kean».KEAN «Perché preferisco Kean a Openda e David. Chiaro, Rabiot ha uno spessore internazionale e farebbe sempre comodo».IPOTESI LEWANDOWSKI «No, basta… Adesso la Juventus ha bisogno di consistenza. Io una pazzia la farei soltanto per Tonali, anche perché è italiano. A Spalletti servirebbe un Bernardo Silva giovane. O meglio ancora Platini, che però resta unico e inimitabile. Non ne vedo in giro e temo sarà così per moltissimi anni. Michel non ha eguali, con lui accanto Yildiz dovrebbe rinunciare alla maglia numero dieci ma segnerebbe il doppio dei gol».


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