DirettaCalcioMercato
·5 novembre 2025
Milan, bilancio in utile per il terzo anno consecutivo: novità sulla questione stadio

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·5 novembre 2025

L’assemblea dei soci del Milan ha approvato oggi il bilancio che è in positivo per il terzo anno consecutivo. Oltre alla crescita di appeal ed economica del club, questa riunione analizza anche la questione stadio…
Dopo il 22/23 e il 23/24, il bilancio è in utile per il terzo anno consecutivo: prima volta nella storia moderna rossonera. La gestione oculata di Elliot (il quale ha riabilitato il club dopo la pressoché fallimentare esperienza con Li Yonghong), ha dato una grande mano a Redbird che ha gestito il Milan, come scrive Gazzetta dello Sport, in regime di autosufficienza; con investimenti volti fondamentalmente a sostenere i costi che il club obbligatoriamente doveva fare.
Nel giorno in cui Inter e Milan hanno formalizzato l’acquisto di San Siro e delle aree circostanti, la società rossonera ha ufficialmente abbandonato il progetto alternativo di San Donato, per il quale aveva già acquistato terreni di circa 490 mila metri quadri attraverso la controllata Sportlifecity. Ora l’attenzione del club è rivolta all’impianto cittadino, mentre gli amministratori stanno valutando nuove soluzioni, tra cui la costruzione di un’arena da circa 18.000 posti: una struttura più contenuta rispetto allo stadio inizialmente previsto, ma in grado di assicurare un ritorno economico costante grazie a eventi sportivi e di intrattenimento.
Nel frattempo, i costi sostenuti per il progetto di San Donato sono stati in parte svalutati, con un impatto di 11 milioni sul bilancio 2024-25, a cui si aggiungono le minusvalenze derivanti dalle cessioni estive di alcuni giocatori, come Emerson Royal (3,5 milioni) e Morata (2,9 milioni).
Sul fronte economico, il Milan ha continuato a reinvestire gli utili generati, destinando risorse consistenti al potenziamento della squadra. Nell’ultima stagione il club ha speso 123 milioni in nuovi acquisti, tra cui Gimenez (30), Fofana (26), Pavlovic (18,5), Morata (17), Emerson Royal (16) e Bondo (10,5). Questi investimenti hanno comportato un aumento del budget per la rosa di circa 14 milioni, con gli stipendi saliti da 155 a 160 milioni e gli ammortamenti da 75 a 84. Parallelamente, il player trading ha continuato a rappresentare una fonte di ricavi significativa: tra le plusvalenze spiccano 13 milioni per Kalulu, 2,5 per Simic, e le sell on fee di 6,5 milioni per Maldini e 6 per Brescianini, per un totale di 83 milioni di introiti, il miglior risultato dell’era RedBird.
Il dato più positivo riguarda però la crescita del fatturato operativo, che ha superato per la prima volta la soglia dei 400 milioni, raggiungendo 411 milioni nel 2023-24, contro i 164 milioni del 2019-20. Le entrate da stadio (70 milioni) e sponsorizzazioni (91 milioni) restano stabili, mentre le attività commerciali e di e-commerce hanno registrato un balzo da 53 a 62 milioni, anche grazie al nuovo store in via Dante e all’arrivo di un nuovo partner che ha fruttato 9 milioni. Diversa la vicenda della sponsorizzazione con la Repubblica Democratica del Congo, interrotta per mancato pagamento: dopo un arbitrato e una transazione, è stato firmato un nuovo accordo triennale a condizioni differenti.
I risultati economici positivi hanno permesso al club di rispettare gli obiettivi del settlement agreement con l’UEFA, liberando anche il fondo rischi da 11 milioni destinato ad eventuali sanzioni. Pur avendo fatto maggior ricorso al factoring (da 99 a 136 milioni) cedendo i contratti di diritti TV e sponsorizzazioni, il Milan mantiene una struttura patrimoniale solida, con 199 milioni di patrimonio netto e nessun debito obbligazionario. L’azionista RedBird ha garantito il proprio supporto finanziario fino al 30 giugno 2026, mentre il presidente Gerry Cardinale resta concentrato sul rimborso del prestito da 489 milioni più interessi a Elliott entro il 2028.
In previsione dell’assenza dei ricavi della Champions League, il bilancio 2025-26 potrebbe chiudersi con una lieve perdita, anche se il club ha già predisposto un piano di stabilità e un budget per il ritorno nelle coppe nel 2026-27. Le analisi interne confermano comunque flussi di cassa sufficienti a sostenere la gestione senza nuovi interventi diretti dell’azionista.
Infine, il Milan ha pubblicato per la prima volta il proprio report di sostenibilità, integrato al bilancio consolidato, introducendo misure innovative come una policy per la tutela della maternità delle calciatrici e nuove procedure di selezione dei fornitori. Queste iniziative rientrano nel piano di responsabilità sociale e ambientale, volto a rafforzare la sostenibilità complessiva del club, sia a livello sportivo che gestionale.
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