Mlacic Inter, l’agente Dragicevic lo racconta: «Impressionante, gioca come se avesse 500 partite nelle gambe! Sul suo futuro dico questo» | OneFootball

Mlacic Inter, l’agente di mercato Leo Dragicevic si è espresso così sul giovane difensore croato che piace ai nerazzurri

I radar del calciomercato internazionale si sono accesi su Branimir Mlacic, promettente difensore centrale classe 2007 dell’Hajduk Spalato, finito da tempo sul taccuino degli scout dell’Inter. A confermare le grandi potenzialità del ragazzo è intervenuto Leo Dragicevic: ai microfoni di TMW, l’agente e intermediario ha tracciato un profilo entusiastico del giovane, definendolo un interprete moderno del ruolo destinato a raggiungere i vertici del calcio mondiale.

Secondo Dragicevic, Mlacic impressiona per una crescita costante e per un bagaglio tecnico che unisce dominio nel gioco aereo a un’ottima capacità di impostazione palla al piede. Nonostante la giovanissima età, il ragazzo affronta la prima squadra con la disinvoltura di chi ha già centinaia di gare alle spalle. In merito all’interesse della Beneamata e di altri grandi club, il procuratore ha confermato il monitoraggio ma ha predicato prudenza. La decisione finale spetterà al giocatore e alla sua famiglia: non basterà il blasone, servirà un club che offra un progetto tecnico chiaro, dove Mlacic possa essere protagonista e non un semplice numero in rosa.

SU MLACIC – «Un difensore che mostra sempre più qualità di partita in partita, un difensore moderno. Secondo le mie previsioni, sarà a breve anche lui tra i migliori difensori del mondo, il suo prezzo aumenta ogni giorno. L’ho visto per la prima volta ad aprile di quest’anno in una partita dell’Hajduk U19 e si sono potute subito notare molte delle caratteristiche che un difensore moderno di alto livello soddisfa. Duelli aerei, porta palla in avanti, tecnica impressionante. Ora è in prima squadra all’Hajduk e gioca come se avesse 500 partite nelle gambe… un piacere da guardare».

L’INTERESSE DELL’INTER? – «È seguito da grandi club, anche in Italia. Ma saranno il giocatore e la sua famiglia a decidere quando e dove sarà meglio continuare. A volte è bene aspettare, a volte è bene accettare la prima offerta se soddisfa tutte le condizioni, e sicuramente la condizione principale è che il giocatore sia un progetto per il club e non solo un numero».