Calcionews24
·23 juillet 2025
Mourinho non ci sta: «Si preferisce chi sa vendersi, non chi sa vincere». Poi la frecciata a Pep Guardiola

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·23 juillet 2025
José Mourinho, attuale allenatore del Fenerbahçe e icona del calcio europeo, ha rilasciato un’intervista a Canal 11 dal ritiro in Portogallo, in cui ha espresso opinioni taglienti sull’evoluzione del calcio negli ultimi 25 anni. A 62 anni, “The Special One”, noto per aver guidato squadre come Porto, Chelsea, Real Madrid, Inter e Roma verso grandi trionfi, ha dichiarato senza mezzi termini: “Oggi il migliore non è più chi vince, ma chi sa costruire meglio la propria immagine”.
Il ruolo dell’allenatore nell’era mediatica
Secondo Mourinho, oggi allenare è diventato un compito molto più complesso: “La preparazione è diversa, il gioco è cambiato, e i media hanno un ruolo centrale. Il calcio si nutre di percezioni, non di risultati”. L’allenatore portoghese sottolinea come le competenze comunicative e la gestione dell’immagine siano diventate elementi cruciali per affermarsi nel panorama calcistico contemporaneo.
Stoccate dirette a Pep Guardiola
Non sono mancate critiche velate, ma decise, a Pep Guardiola, tecnico del Manchester City e noto per la sua filosofia tattica intransigente. “Ci sono allenatori che dicono ‘sono morto con la mia idea’. Ma se muori con la tua idea, sei uno stupido”, ha affermato Mourinho, facendo riferimento all’eccessiva rigidità tattica. Ha poi citato l’avvicendamento tra Joe Hart, Claudio Bravo e Ederson come esempio di adattamento forzato al proprio stile di gioco.
Premier League e la trasformazione del mercato degli allenatori
Mourinho ha espresso perplessità sulla qualità attuale della Premier League: “Nel 2004 arrivammo solo io e Benítez, entrambi campioni europei. Ora arrivano tecnici sconosciuti che non hanno vinto nulla. Si preferisce chi sa vendersi, non chi sa vincere”. Rafa Benítez, oggi tecnico del Celta Vigo, fu come Mourinho uno dei protagonisti della Premier nei primi anni Duemila.
Il futuro al Fenerbahçe
Nonostante un primo anno privo di trofei con il Fenerbahçe, Mourinho mantiene intatto il suo spirito competitivo: “Non ho vinto, ma voglio continuare. Ho ancora tanto da dare”. Il tecnico lusitano si mostra ancora motivato e desideroso di lasciare un segno, dimostrando che la passione non si misura solo con le coppe vinte.