Nainggolan torna su Juve Roma del 2015: «Avrei fatto peggio di Totti, quella sera capimmo che non avremmo mai potuto vincere lo Scudetto!». Poi svela questo retroscena su Spalletti | OneFootball

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·10 décembre 2025

Nainggolan torna su Juve Roma del 2015: «Avrei fatto peggio di Totti, quella sera capimmo che non avremmo mai potuto vincere lo Scudetto!». Poi svela questo retroscena su Spalletti

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Nainggolan, ex centrocampista della Roma, è tornato a parlare così della sfida persa 3-2 contro la Juve nel 2015

Radja Nainggolan è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista per un tuffo nel passato. Un passato fatto di rivalità accese, sfide scudetto infuocate e un rapporto speciale con l’attuale tecnico della Juventus, Luciano Spalletti.


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“Meglio Totti in TV, io avrei fatto peggio”

Nainggolan torna su quella sera che segnò indelebilmente la stagione. La Roma uscì sconfitta tra le proteste e nel post-partita parlò Francesco Totti. Il capitano giallorosso rilasciò dichiarazioni durissime contro la classe arbitrale e il “sistema”.

Radja oggi ammette: “Fecero bene a mandare Totti ai microfoni, perché io avrei fatto di peggio“. La rabbia agonistica del belga era tale che un suo intervento avrebbe potuto portare a conseguenze disciplinari pesanti.

Il contraccolpo psicologico: la resa mentale

L’aspetto più interessante dell’intervista riguarda l’impatto mentale di quella sconfitta. Secondo Nainggolan, quel 3-2 non tolse solo punti, ma la speranza. “Quella sconfitta ci tolse energia oltre a causarci un contraccolpo psicologico. Quella sera capimmo che non avremmo mai potuto vincere lo scudetto“.

L’aneddoto su Spalletti: “Dormì con me a Trigoria”

Infine, un passaggio dolceamaro su Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo, che oggi siede sulla panchina della Juventus, ebbe un rapporto intenso con il Ninja nella Capitale.

Nainggolan lo ricorda con stima: “Lo rispettavo molto sia come tecnico che come uomo“. E svela un retroscena che racconta la dedizione quasi maniacale dell’allenatore: “Una volta dormì tre notti a Trigoria con me per evitare che mi distraessi“. Un marcamento a uomo anche fuori dal campo, per proteggere il talento sregolato di Radja e farlo rendere al meglio. Metodi che i tifosi della Juve stanno imparando a conoscere in questi mesi.

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