Pafundi: «Ho scelto la Samp perché ritengo sia il luogo giusto per dare una svolta alla mia carriera. Non vedo l’ora di…» | OneFootball

Simone Pafundi, nuovo rinforzo della Sampdoria, ha parlato in conferenza stampa accanto al Ct dell’Italia U21. Le parole sul nuovo percorso

Alla vigilia del match contro il Montenegro, il giovane talento Simone Pafundi ha preso parte a una conferenza stampa. Convocato dal CT Silvio Baldini per la Nazionale U21, come riportato dal portale ufficiale della FIGC, il classe 2006 ha condiviso le sue riflessioni sul suo percorso e sul recente passaggio alla Sampdoria.

La nuova esperienza alla Sampdoria

Durante la conferenza, Pafundi ha avuto modo di commentare il suo recente approdo in maglia blucerchiata. Il trasferimento, avvenuto ad agosto, rappresenta un’opportunità cruciale per la sua crescita professionale. Il calciatore ha sottolineato l’importanza di questa nuova avventura, che gli permetterà di accumulare esperienza e di misurarsi in un contesto competitivo come la Serie B.

Percorso in azzurro

Oltre a parlare del suo club, Pafundi ha affrontato il tema della sua carriera in Nazionale. La convocazione in U21 è un ulteriore passo avanti nel suo percorso con le selezioni giovanili. Le sue parole hanno trasmesso l’emozione e l’orgoglio di vestire la maglia azzurra, ribadendo l’impegno a dare il massimo per contribuire al successo della squadra. Ve le riportiamo di seguito:

«Io mi sento un giocatore tanto importante quanto tutti gli altri e credo che ognuno di noi debba dare il massimo per una sana competizione individuale e per fare squadra. Riguardo al mio percorso degli ultimi anni, penso che di errori ne ho fatti come tutti, però sono uno che non ha mai mollato e continuerò a lavorare per gli obiettivi che ho; quando ho avuto poche opportunità mi sono buttato giù, ma ora sono in una nuova piazza con persone che mi apprezzano e non vedo l’ora di far vedere quello che posso fare. Mancini? Ho scelto la Samp perché ho pensato che potesse essere il posto giusto per dare una svolta alla mia carriera. Il mister l’ho sentito solo il giorno dopo che sono arrivato a Genova».

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