Calcionews24
·25 novembre 2025
Parma, le ultime partite hanno dato dei buoni segnali per Cuesta. E con il rientro degli infortunati…

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Il Parma sta cambiando marcia. Dopo un avvio di stagione caratterizzato da risultati altalenanti e da una produzione offensiva inferiore alle aspettative, le ultime due partite hanno segnato un punto di svolta evidente sia nel gioco sia nell’atteggiamento della squadra. Nelle prime giornate, infatti, il Parma aveva mostrato una solidità difensiva di buon livello, ma la mancanza di incisività negli ultimi trenta metri aveva ridotto all’osso il numero di gol segnati. L’assenza contemporanea di Oristanio e Ondrejka ha pesato molto, privando Carlos Cuesta di due pedine fondamentali per la fantasia e la profondità dell’attacco. Tuttavia, la sensazione era che il potenziale offensivo potesse essere espresso con più continuità.
Il secondo tempo contro il Milan ha rappresentato un vero spartiacque. In quella frazione, il Parma ha rivelato tutte le sue qualità: determinazione, coraggio, intensità e capacità di imporre il ritmo anche contro un avversario di alto profilo. La rimonta, culminata con un clamoroso 2-2 e sfiorando persino il 3-2, ha scatenato entusiasmo e fiducia in un gruppo che sembrava aver bisogno proprio di una prestazione così per sbloccarsi definitivamente.
La gara successiva, vinta al Bentegodi, ha confermato queste sensazioni positive. Il Parma ha costruito un numero elevatissimo di occasioni, mostrando una fluidità di gioco e una pericolosità costante che fino a poche settimane fa sembravano lontane. La disattenzione di Keita, costata un gol evitabile, è stata una piccola macchia all’interno di una prestazione praticamente impeccabile, utile però a ricordare alla squadra l’importanza della concentrazione fino al novantesimo.
Tra i protagonisti assoluti spicca Pellegrino, autore di una doppietta e sempre più trascinatore tecnico ed emotivo del gruppo. Ma meritano applausi anche Sorensen e Troilo, due giocatori cresciuti in modo impressionante nelle ultime settimane: aggressività, corsa e spirito di sacrificio hanno trasformato le loro prestazioni in certezze preziose. Da sottolineare anche l’esordio in Serie A di Corvi, che ha sfoderato una partita di grande personalità, mostrando un carattere quasi da veterano.
Tutti questi segnali indicano una direzione chiara: il Parma sta entrando nella fase più interessante della sua crescita. Con il ritorno degli infortunati e con una condizione fisica in costante miglioramento, Cuesta può finalmente avvicinarsi al pieno sviluppo della sua idea di gioco. Una filosofia che finora si era soltanto intravista, ma che adesso sta iniziando a dare risultati concreti e continuità. I tifosi possono tornare a sognare: il Parma c’è, ed è in piena evoluzione.









































