Pavoletti ricorda: «Non immaginavo che sarei diventato un cagliaritano d’adozione. Da quando sono arrivato…» | OneFootball

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·21 octobre 2025

Pavoletti ricorda: «Non immaginavo che sarei diventato un cagliaritano d’adozione. Da quando sono arrivato…»

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Leonardo Pavoletti, capitano ed attaccante del Cagliari, nella giornata odierna ha parlato a lungo ai detenuti del carcere di Uta: le sue dichiarazioni

Leonardo Pavoletti a meno di sorprese dovrebbe essere arrivato alla sua ultima stagione con la maglia della formazione sarda! Oggi ha parlato con i detenuti del carcere di Uta, cittadina vicina al capoluogo, nell’ottica di un evento al quale ha partecipato il club di Tommaso Giulini. L’attaccante toscano del Cagliari oggi ha rilasciato una serie di dichiarazioni, ricordando tra gioie e dolori vissuti da quando è un rossoblù. Le sue parole:

L’ARRIVO A CAGLIARI – «Non immaginavo di diventare un cagliaritano d’adozione, ho incontrato una città e la sua gente splendida, qui sono nati i miei figli. Abbiamo passato momenti magici, altri molto difficili, sul campo con la retrocessione e le contestazioni in determinate fasi delle varie stagioni, fuori con i miei due infortuni, ma non sono mai mancati affetto e stima».


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LA CITTA’ E L’INIZIATIVA – «Cagliari vuol dire tante cose per il sottoscritto, e oggi vivo questa giornata in modo speciale, una prima volta per me, la stavamo pensando e organizzando da tempo. Mi piace portare sostegno a chi sta vivendo una parentesi molto complicata della propria esistenza, confrontarmi con i ragazzi costretti qui dentro, abbracciarci, regalare un sorriso con un autografo e qualche parola sul mondo che c’è qui e su ciò che accade fuori è una grande occasione di arricchimento reciproco».

L’IMPORTANZA DEL PROGETTO – «Progetti come questo sono molto importanti per dare sfogo e un alone di libertà, per usare una definizione che hanno pronunciato i detenuti. Spero vivamente che si possa presto rendere disponibile il campo da calcio di questa struttura, affinché l’attività e il torneo possano ripartire come negli anni scorsi. Mi auguro che la mia presenza qui, insieme a tutto il Club, possa essere d’aiuto».

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